giovedì,Marzo 28 2024

Il biodigestore a Siderno non si fa. Da destra a sinistra uniti dalla stessa battaglia

Respinta in toto anche la paventata ipotesi che l’Ipsia di Siderno possa essere trasferito integralmente presso altra struttura di Locri

Il biodigestore a Siderno non si fa. Da destra a sinistra uniti dalla stessa battaglia

«Il biodigestore a Siderno non si fa! Una promessa mantenuta che oggi deve essere comunicata e veicolata a tutta la cittadinanza».

Questo il senso dell’incontro avvenuto nella tarda serata di venerdì, presso la sede del Circolo del Partito Democratico di Siderno, cui hanno partecipato le altre forze politiche del paese e ambientaliste presenti sul territorio che, fin dall’inizio, hanno espresso forti preoccupazioni per i livelli di emissione di sostanze dannose per l’ambiente e nocive alla salute che questo impianto avrebbe avuto sull’intero comprensorio senza trascurare l’aumento veicolare, e quindi di inquinanti, per il trasporto della Forus dei 45 comuni componenti l’Aro Locride area grecanica.

Da destra a sinistra senza distinzione di colore politico uniti dalla medesima battaglia. Riviera Pulita, Osservatorio Ambientale, Osservatorio Rifiuti
Partito Democratico, Partito Comunista, Movimento per la rinascita del Partito Comunista Italiano, Forza Italia e Fratelli d’Itali hanno condotto la battaglia iniziata qualche anno orsono.

«In sinergia tra forze politiche e ambientaliste (che hanno evidenziato e sollevato ab origine i possibili effetti negativi sulla salute dei cittadini) affinché non si realizzasse presso l’impianto di San Leo la linea di trattamento anaerobico della Forsu (materiale raccolto dalla differenziata dell’organico), è culminata con la modifica al Piano regionale di Gestione dei Rifiuti che l’Assessore Regionale Mariateresa Fragomeni ha seguito e sollecitato nella parte tecnico- burocratica e politica perché venisse deliberata nella seduta di Giunta del 29 Novembre scorso e rettificata in un refuso nel Consiglio Regionale del 10 dicembre. Nella citata delibera n. 570, infatti, espressamente la Regione Calabria, tenuto conto dei confronti con le realtà territoriali, delle motivazioni addotte per la contrarietà alla tipologia di intervento, ha accolto le istanze manifestate, riconducendo gli interventi programmati sull’impianto di Siderno alle sole attività di riqualificazione e adeguamento delle linee esistenti, stralciando la parte relativa al trattamento anaerobico (biodigestore), per procedere invece all’ammodernamento dell’esistente linea di trattamento aerobico del rifiuto organico da raccolta differenziata.

Un risultato importante che oggi va condiviso con tutti i cittadini e che, pur senza abbassare la guardia sulle altre problematiche ambientali che affliggono il territorio, consente riflessioni importanti sulla necessità di coniugare l’impegno per il solo fine del bene della collettività. Per questo, l’incontro di venerdì ha avuto ad oggetto anche altra questione ritenuta fondamentale e che riguarda la paventata ipotesi, figlia di voci e notizie diffuse nei giorni scorsi, che l’Ipsia di Siderno possa essere trasferito integralmente presso altra struttura di Locri.

Un’opzione questa assolutamente non condivisibile e da respingere in toto. L’Istituto professionale di Stato per l’Industria e l’Artigianato è una scuola storica che nasce a Siderno contestualmente agli albori di un rinnovamento culturale della comunità sidernese. Un’istituzione scolastica che, negli anni, ha partecipato attivamente al processo di cambiamento e di risveglio di Siderno attraverso la formazione professionale nei ruoli e nelle prospettive di compenetrazione tra due mondi: quello della scuola e del lavoro, diventando la sede di importanti iniziative.

Piace ricordare che, in un Convegno Nazionale tenutosi nel lontano 3 dicembre 1987 presso l’Hotel President, sul tema “Lo Stato e la Formazione Professionale. Ruolo e prospettive”, il Prof Cosimo Iannopollo, ex Sindaco di Siderno, volle definire nell’occasione l’Istituto Professionale suddetto “una sorta di faro nella nebbia” proprio per marcare la sua elevatissima funzione di fattore creativo di lavoro, cultura e vita nella nostra cittadina.

Tutti i partiti politici e le associazioni presenti, consci della volontà della Commissione Straordinaria di Siderno di non lasciare spazio al possibile trasferimento integrale della scuola, soprattutto se dettata da speculari ragioni politico-elettorali, auspicano e la invitano ad essere presente presso tutti i tavoli istituzionali ove si discuta e/o si decida del destino di questa storica istituzione scolastica che, senza se e senza ma, è legata funzionalmente al desiderio di riscatto della Comunità sidernese.

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