martedì,Aprile 23 2024

Comitato dei sindaci: «Essenziale la realizzazione dell’impiantistica pubblica nell’Aro di Gioia Tauro»

Il sito di contrada Zimbario non è stato individuato come sede di impianto, poichè sono state richieste opportune verifiche

Comitato dei sindaci: «Essenziale la realizzazione dell’impiantistica pubblica nell’Aro di Gioia Tauro»

Per il Comitato dei sindaci: «Essenziale la realizzazione dell’impiantistica pubblica nell’Aro di Gioia Tauro». A fare chiarezza sulla situazione è il presidente del Comitato, Emanuele Oliveri, sindaco di Melicuccà che spiega «Per noi dindaci e per le nostre amministrazioni comunali, che hanno investito in questi anni nella raccolta differenziata, la realizzazione nell’Aro di Gioia Tauro dell’impiantistica pubblica è e rimane un punto essenziale, sia per incrementare ed efficentare la raccolta differenziata portando sempre meno rifiuti al termovalorizzatore di Gioia Tauro (fine a qualche anno fa si parlava di raddoppio dello stesso), sia perché la realizzazione di impianti pubblici, auspicando che oltre a quello per la frazione organica si possa realizzare una piattaforma per le altre frazioni di rifiuti proveniente da raccolta differenziata magari recuperando l’ex piattaforma Radi nel comune di Palmi, ci permetterà una sensibile riduzione dei costi di smaltimento, basti pensare che oggi per smaltire una tonnellata di rifiuto organico i comuni pagano oltre 90€ a fronte dei circa 40€ a tonnellata previsti nel realizzando impianto pubblico».

Facendo un passo indietro ricorda che riguardo a notizie circa «la realizzazione nell’ARO di Gioia Tauro di un impianto di trattamento della frazione organica proveniente da raccolta differenziata reputo sia opportuno fare delle precisazioni. L’assemblea dei sindaci riunitasi in data 5 luglio 2019 presso il comune di Rosarno (presenti i sindaci di Melicuccà, Rosarno, Galatro, Gioia tauro, Giffone, Taurianova, Seminara, Polistena, Laureana di Borrello, Rizziconi, San Pietro di Caridà, Cittanova, Cinquefrondi, Scido, Melicucco, Oppido Mamertina, San Giorgio Morgeto) nel prendere atto che il sistema di smaltimento dei rifiuti a breve sarebbe andato in emergenza per la mancanza di impiantistica e che in particolare nell’Ato della Città Metropolitana di Reggio Calabria i comuni della piana di Gioia Tauro erano fortemente penalizzati stante la mancata programmazione nel Piano Rifiuti, all’epoca vigente, di un impianto per il trattamento della frazione organica proveniente da raccolta differenziata, previsto invece sia per l’area dello Stretto (Sambatello) e per l’area della Locride (Siderno), decideva di chiedere un tavolo tecnico alla Città Metropolitana e di avanzare richiesta alla Regione Calabria di modifica del piano regionale dei rifiuti che prevedesse un impianto per il trattamento del rifiuto organico proveniente da raccolta differenziata nell’Aro di Gioia Tauro indicando contrada Zimbario quale ipotetica area ove realizzare la piattaforma previo piano di caratterizzazione del sito e bonifica dello stesso».

Il 10 dicembre 2019 «il Consiglio Regionale con atto n.474 nel recepire quanto richiesto dai sindaci deliberava di modificare il Piano Regionale di Gestione dei rifiuti prevedendo la realizzazione di: “Nuovo impianto Piana di Gioia TAURO. Linea di trattamento anaerobica della FORSU e della raccolta del verde pubblico (RV) con produzione di biogas e upgrading a biometano, e produzione di un ammendante compostato misto di qualità. Appare chiaro che nella piana di Gioia Tauro sarà realizzato un impianto pubblico per il trattamento della frazione organica, come appare altrettanto chiaro che ad oggi il sito di contrada Zimbario non è stato individuato come sede di impianto, in quanto i sindaci hanno chiesto delle opportune verifiche (piano di caratterizzazione dell’intera area) nonché la bonifica del sito. Da alcune Associazione ambientaliste presenti nel nostro territorio, con le quali auspichiamo un fattivo dialogo e non una mera contrapposizione, ciò è stato definito un “Do ut des”, per noi anche se ciò fosse non è uno scandalo poiché a prescindere dalla realizzazione dell’impianto in contrada Zimbario riteniamo di aver riportato all’attenzione dei tavoli regionale e metropolitano l’urgenza della bonifica del sito».

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