venerdì,Marzo 29 2024

Reggio, caos rifiuti: cittadini in piazza. «Ora basta, siamo esasperati»

In centinaia, questa mattina, in piazza Italia con sacchetti e mascherine per lamentare i gravi disagi vissuti da mesi e le tariffe troppo alte

Reggio, caos rifiuti: cittadini in piazza. «Ora basta, siamo esasperati»

Si sono ritrovati in centinaia questa mattina, in piazza Italia, per protestare contro l’emergenza rifiuti e le tariffe troppo alte. Sono i cittadini di Reggio Calabria che hanno deciso, sacchetti alla mano, di manifestare in maniera civile ma concreta. La città, infatti, da mesi ormai è in una condizione di continua emergenza sanitaria, sia per il problema di conferimenti in discarica, sia per le inefficienze della ditta che si occupa della raccolta. Ora la decisione di far sentire la propria voce: occorre un deciso cambio di rotta e non basta il piano straordinario annunciato.

«È un assurdo, ci hanno dato comunicazione di tenere la spazzatura a casa, come se potessimo farlo. Sono tre mesi che non ritirano il vetro – rimarcano i cittadini – ho la documentazione e nonostante io scriva, mi dicono le stesse cose. E c’è anche chi ha persona allettate con pannoloni. Anche Avr ha le sue colpe».

Una protesta che nasce dall’esasperazione di tre donne. «Come tutti i reggini abbiamo iniziato a lamentarci di un servizio che non funziona. Ma se non si passa ai fatti, non serve a niente. Vogliamo sottolineare che la città è la nostra e fare qualcosa. Ma non politicamente».

I cittadini lamentano le tariffe molto alte e chiedono una rateizzazione che permetta di pagare quote più basse.

«Questo sistema di “porta a porta” è stato un flop assoluto. Ci dicono – spiega una cittadina – che i cassonetti non vanno bene e c’è una montagna di spazzatura, ma avere la spazzatura ogni tre metri non è come averla in ogni casa. È indecente ciò che si vede. Ci ritroviamo vermi, topi. Ammettete che è stato un flop e trovate alternative». C’è anche chi rimarca che ci siano rifiuti pericolosi come bombole di gas, roba elettromagnetica. «Sono reati ambientali – incalza un uomo – e chi non sta prestando l’attenzione rispetto a tale situazione deve farsi carico della responsabilità. Può accadere di tutto e chiediamo che, di fronte ad una tale situazione, anche le autorità intervengano».

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