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Messa in sicurezza di scuole ed edifici: 210mila euro per Reggio. Le cifre per tutti i Comuni

Le somme sono destinate all'efficientamento energetico, allo sviluppo territoriale sostenibile, agli interventi per l'abbattimento delle barriere architettoniche

Messa in sicurezza di scuole ed edifici: 210mila euro per Reggio. Le cifre per tutti i Comuni

di Francesco Bolognese – Sicurezza e sviluppo sostenibile non sono più procrastinabili. Da Roma giungono i primi (timidi) segnali per i comuni italiani.
«Il Viminale ha ripartito i 500 milioni di euro stanziati dalla legge di bilancio 2020 a favore di tutti i comuni. Le risorse assegnate – si legge in una nota del Viminale – da 50.000 a 250.000 sulla base delle quote stabilite per sette fasce di popolazione, sono destinate all’efficientamento energetico, allo sviluppo territoriale sostenibile, agli interventi per l’adeguamento e la messa in sicurezza di scuole, edifici pubblici e patrimonio comunale e all’abbattimento delle barriere architettoniche».
Per Reggio Calabria, in quanto «comune con popolazione compresa tra 100.001 e 250.000 abitanti sono stati stanziati 210.000 euro».
Parimenti «è stato assegnato il fondo di 22,5 milioni di euro destinato per il 2020 a tutti i 1.940 comuni con popolazione inferiore ai 1.000 abitanti. Il contributo, pari a 11.597,20 di euro per ciascun ente locale, è finalizzato al potenziamento degli investimenti per la messa in sicurezza di scuole, strade, edifici pubblici e patrimonio comunale e all’abbattimento delle barriere architettoniche».
Nel merito tra i beneficiari ci sono i comuni di Agnana Calabria, Bagaladi, Bova, Calanna, Camini, Candidoni, Canolo, Caraffa del Bianco, Casignana, Ciminà, Cosoleto, Ferruzzano, Fiumara, Laganadi, Martone, Melicucca’, Pazzano, Roccaforte del Greco, Samo, San Giovanni di Gerace, San Procopio, S. Cristina d’Aspromonte, Sant’Agata del Bianco, Sant’Alessio in Aspromonte, Scido, Serrata, Staiti, Terranova Sappo Minulio.
La nota del Viminale precisa che «il comune beneficiarlo del contributo è tenuto ad iniziare l’esecuzione dei lavori per la realizzazione delle opere pubbliche entro il 15 settembre 2020».
Fermo restando la bontà del provvedimento, è auspicabile, attese le molteplici e croniche criticità esistenti, che la “dote” sia incrementata.

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