venerdì,Aprile 19 2024

Rifiuti a Reggio Calabria, Irto chiede la convocazione urgente di un Consiglio regionale

Il consigliere regionale del Partito Democratico: «Non possiamo arrivare all'estate con una bomba ecologica pronta a esplodere»

«Sui sacchetti dell’immondizia che giacciono davanti alle case di tutti i reggini, così come dei cittadini di molte città calabresi, non c’è scritto né il nome dei sindaci né quello dei consiglieri o amministratori regionali. Ma c’è la responsabilità di tutti. Per questo, chiedo una convocazione urgente del Consiglio regionale della Calabria per affrontare un’emergenza igienico-sanitaria indegna di un paese civile e per trovare una soluzione immediata». Così il consigliere regionale del Partito Democratico Nicola Irto.

«Credo che sia necessario porre fine alle stucchevoli modalità con cui la discussione pubblica è stata portata avanti finora su questo tema. Ai cittadini non interessa sapere di chi sia la colpa ma avere strade pulite e godere delle condizioni igieniche essenziali, ancora più importanti in questo momento, in cui il coronavirus continua a circolare e potrebbe nutrirsi della scarsa pulizia urbana».

«Non è più possibile nascondere la testa sotto la sabbia: esiste una condizione gravissima e la classe dirigente di un territorio, chiamata democraticamente a farsi carico dei problemi, deve avere la responsabilità di mettere da parte le schermaglie per dimostrare finalmente di essere all’altezza del compito per il quale è stata eletta e viene pagata profumatamente».

«In questi mesi, mentre l’emergenza ha continuato ad aggravarsi, ne abbiamo sentite di tutti i colori. Come consiglieri regionali, ma prima di tutto come cittadini, abbiamo il diritto e il dovere di sapere la verità. Se il problema non è la raccolta ma il conferimento, il punto centrale è capire dove saranno depositati e stoccati i rifiuti. In tutta la Calabria ci sono alcune decine di migliaia di tonnellate per strada. Delle due l’una: o lo Stato, attraverso i propri poteri, impone coattivamente il conferimento nelle discariche disponibili in Calabria, oppure l’unica strada è quella di un impegno economico straordinario della Regione per mandare subito tutto fuori Calabria».

«Se la giunta regionale porta in Consiglio una proposta concreta e immediata, riconoscendo la dignità del ruolo del Parlamento regionale mortificato nelle sue prerogative in questo scorcio iniziale di legislatura, non avrò alcuna difficoltà a votare per un provvedimento che ripulisca subito le città dalla spazzatura. Si avvicinano i mesi di luglio e agosto, in cui tantissimi calabresi torneranno a casa e, speriamo, anche molti turisti sceglieranno la nostra regione per le ferie. Non possiamo arrivare all’estate con una bomba ecologica pronta a esplodere».

«Sia ben chiaro, però, che se l’emergenza va affrontata subito senza distinzioni di parte, la successiva partita della programmazione imporrà a chi governa di assumersi le proprie responsabilità. Adesso è urgente predisporne un nuovo piano che tenga conto dei cambiamenti intervenuti nello scenario regionale. Serve una pianificazione di lungo periodo che stabilisca in maniera chiara e trasparente se e quali discariche occorrano, se e quanti impianti realizzare, in che misura coniugare l’interesse pubblico e la libertà d’impresa. È il tempo del coraggio e dell’azione. Non c’è più un minuto da perdere».

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