giovedì,Aprile 25 2024

Lazzaro, combustione Comunia, Crea: «Ancora ambiguità e contraddizioni da parte del Comune»

Vengono espresse forti perplessità in merito alla gestione da parte del Comune dei rapporti con i Vigili del Fuoco per lo smassamento e lo spegnimento dei focolai

Lazzaro, combustione Comunia, Crea: «Ancora ambiguità e contraddizioni da parte del Comune»

Riceviamo e pubblichiamo da Vincenzo Crea referente Ancadic:

L’ANCADIC e il Comitato Torrente Oliveto esprimono forti perplessità in merito alla gestione da parte del Comune dei rapporti con i Vigili del Fuoco per lo smassamento e lo spegnimento dei focolai sviluppatisi in località Comunia a seguito dell’Incendio del due agosto. 

In data 13 agosto 2020 il Comando Vigili del Fuoco comunicava al comune di Motta SG che dopo l’assistenza fornita l’11.08.2020 alle operazioni di smassamento, considerato che l’attività si doveva protrarre per più giorni, non avrebbe potuto operare a supporto della ditta incaricata perché questo avrebbe comportato la riduzione della Squadra Operativa dal Dispositivo ordinario di Soccorso. A seguito di tale comunicazione, sempre in data 13 agosto il Sindaco in una email inviata alla Protezione Civile per richiedere l’utilizzo di un’autobotte affermava che i Vigili del Fuoco aveva ritenuto le condizioni di Comunia non emergenziali.

A seguito di questa email la Protezione Civile in data 14 agosto non concedeva l’impiego dell’autobotte. Anche in un comunicato stampa del 14 agosto il Sindaco afferma, tra l’altro, che i verbali dei Vigili del Fuoco e dell’ARPACAL escludevano la presenza di emissioni pericolose e di condizioni nocive e che per questo non erano necessarie ulteriori indagini ambientali. Non si capisce dunque perché il Sindaco attribuisca ai Vigili del Fuoco la conclusione che la situazione non era emergenziale: in nessun documento di cui noi siamo a conoscenza, il Comando del Vigili del Fuoco sostiene questo, ma attribuisce l’impossibilità di proseguire i lavori, come sopra detto, all’impegno in altri servizi.

Successivamente con più comunicati stampa a partire dall’11 settembre il Sindaco avvisava che si stava provvedendo a stipulare una convenzione con i vigili del Fuoco per le operazioni di smassamento e spegnimento del fuoco, fino a quando il 25 settembre comunica invece le difficoltà dei Vigili del Fuoco ad essere a disponibili a causa di procedimenti gessati e della disponibilità di mezzi e uomini sottodimensionata rispetto alle esigenze del territorio. Visto che queste difficoltà erano già note ed erano già state comunicate al Sindaco in data 13 agosto u.s. non si capisce perché si sia aspettato fino al 25 settembre per trovare un’altra soluzione.

In definitiva, il Sindaco ha il dovere di chiarire quando e come i Vigili del Fuoco avrebbero detto che la situazione non è emergenziale e perché abbia aspettato 60 giorni ad iniziare i lavori di smassamento e spegnimento dei focolai. E’ assolutamente necessario fare chiarezza su questa vicenda.    

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