martedì,Aprile 16 2024

Campo Calabro, Repaci: «Il caos rifiuti figlio di fallimenti e incapacità»

La lettera del sindaco ai cittadini: «La politica si assuma le proprie responsabilità senza demandare ai tecnici»

Campo Calabro, Repaci: «Il caos rifiuti figlio di fallimenti e incapacità»

«Mi rendo conto che un semplice avviso di sospensione raccolta pubblicato all’albo pretorio e messo on line sui social del Comune non può liquidare in maniera pilatesca un disagio che la nostra comunità subisce da circa tre settimane e che invece di diminuire, sta aumentando fino a diventare intollerabile. E’ quindi giusto che la politica assuma le proprie responsabilità senza demandare ai tecnici e venga condiviso quanto in queste settimane travagliate abbiamo fatto per perimetrare il problema e se possibile risolverlo». Così in una lunga lettera ai cittadini il sindaco di Campo Calabro Sandro Repaci.

«Do per scontato che è oramai noto come la raccolta differenziata sia una filiera nella quale la ditta che raccoglie ed il suo committente (cioè il comune) hanno l’onere appunto di raccogliere rispettando il calendario, e che il conferimento (cioè il trattamento a discarica o impianto) di quel che raccogliamo è soggetto all’autorizzazione ed il controllo della Città Metropolitana e dell’ATO Rifiuti che trattano per conto dei comuni coi gestori delle discariche o degli impianti di trattamento. Come è già accaduto altre volte questo sistema, fragile per come è, andato in crisi e la crisi stavolta ha coinvolto l’impianto di trattamento dell’umido di Vazzano, dove noi conferiamo. L’impianto è fermo per saturazione, vale a dire che la quantità di scarti da trattamento è talmente elevata da imporne la chiusura».

«Nell’attesa che tale situazione si risolvesse abbiamo avuto prima una riduzione e poi da venerdì scorso un blocco totale dei conferimenti praticamente in tutti i comuni della Città metropolitana che raccolgono l’umido (i comuni più piccoli lo raccolgono assieme all’indifferenziato). Anche noi ovviamente sia pure in misura minore, sia per le dimensioni del comune che per il fatto che le circa 200 compostiere distribuite hanno fatto diminuire dal 2019 di circa 100 tonnellate l’anno l’umido conferito, abbiamo cominciato ad avere difficoltà. In questi giorni come Presidenti delle Associazioni Territoriali dei Comuni e come singoli comuni abbiamo interloquito ripetutamente con Città metropolitana, gestori degli impianti, regione Calabria per trovare una soluzione. Un tavolo tecnico convocato ieri al Consiglio Regionale assieme ai tecnici della Città metropolitana e della regione, presente l’assessore all’ambiente De Caprio ha prospettato un piano di azione (ricerca di nuovi impianti autorizzandone l’aumento di capacità, vigilanza su Vazzano affinchè riprenda al più presto il ciclo) che, se come speriamo avrà successo, impiegherà comunque alcuni giorni per avere effetti».

«Risparmio a tutti le infinite disquisizioni del perché questa situazione si ripresenti puntualmente, poiché è sotto gli occhi di tutti che la governance della raccolta e del trattamento dei rifiuti in Calabria è figlia dei fallimenti e delle incapacità di tutti gli attori del processo ed i cittadini e (mi sia consentito) le amministrazioni virtuose che tentano di tenere pulito il loro territorio ne scontano gli effetti, mentre le percentuali di differenziata precipitano a causa dei continui fermi raccolta. Ringrazio tutti i cittadini che nonostante il disagio contribuiscono con il loro senso civico a tenere ancora comunque pulite e decorose le nostre strade. Come amministrazione abbiamo il dovere di non mollare e di continuare ad implementare dove possibile la gestione domestica dell’umido attraverso il compostaggio e di lavorare come stiamo facendo per la risoluzione della crisi» ha concluso Repaci.

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