giovedì,Marzo 28 2024

Motta San Giovanni, colorazione anomala torrente Oliveto

Il referente dell'Ancadic Crea denuncia possibile deposito di materiali fangosi e/o detriti sabbiosi sull’alveo

Motta San Giovanni, colorazione anomala torrente Oliveto

Riceviamo e pubblichiamo da Vincenzo Crea referente Ancadic

Da qualche tempo, ogni mattina puntualmente intorno alle ore 8,45 si riscontra una strana colorazione delle acque del mare nell’ampio specchio d’acqua davanti alla foce del torrente Oliveto. Le acque marine si tingono di un colore giallo/marrone diverso da quello consueto e normale che si allontana dalla costa trasportato per centinaia di metri verso nord e verso Sud secondo le correnti. Nella mattinata dello scorso 12 febbraio, su segnalazione di alcuni cittadini pervenuta all’ANCADIC, mi sono recato sulla spiaggia alla foce del Torrente Oliveto e già da lontano era ben visibile la colorazione anomala delle acque del mare che provoca una degenerazione estetica ambientale con evidente presunto danno biologico funzionale delle acque marine.

Le acque del torrente che sfociavano a mare si presentavano di colore giallo/marrone, torbide e  piuttosto dense. L’ANCADIC ha immediatamente chiesto agli Enti competenti un accertamento tecnico per verificare la situazione in atto e a cosa sia dovuto il mutamento di colore delle acque del torrente anche per escludere una contaminazione del suolo e delle acque torrentizie e marine. Si sottolineava che questi materiali fangosi e/o  detriti sabbiosi si depositano prima di raggiungere il mare su tutta l’asta torrentizia contribuendo all’ulteriore innalzamento dell’alveo rispetto al sito naturale, con la riduzione della sezione di deflusso, specialmente  in corrispondenza dei ponti ANAS e Ferrovie, in passato oggetto più volte di considerazione da parte delle competenti Istituzioni intervenute sul torrente Oliveto che hanno determinato, tra l’altro,  l’obbligo di scolmare e risagomare la sezione alveo evidenziando che in corrispondenza del ponte della Ss 106 la sezione di deflusso subisce una riduzione che incrementa il rischio esondazione, in particolare in presenza  di una piena con elevato contenuto di sedimenti e detriti di vario genere.  Ad oggi nulla è stato fatto e tenuto conto che i consulenti tecnici della Procura della Repubblica di Reggio Calabria hanno certificato che esistono condizioni di pericolo per l’incolumità generale in caso di evento, gli abitanti degli insediamenti urbani sorti nelle vicinanze del torrente Oliveto non dormono sonni tranquilli preoccupati per una possibile esondazione di uno dei più pericolosi torrenti reggini che negli anni passati ha determinato importanti danni alle infrastrutture.

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