Piazza de Nava, il “no” del settore ambiente alla proposta della Fondazione Lamberti di pulizie e di piantare bergamotti
Il presidente Lamberti: «Per il settore, mascheratosi dietro la Soprintendenza, sono più protettivi gli escrementi degli uccelli che un’operazione di pulizia con della semplice acqua»
I bergamotti non si possono piantare perché non è stagione e per ripulire la statua di Giuseppe De Nava serve il placet della Soprintendenza. Con queste motivazioni una nota del settore ambiente nega la richiesta fatta dalla Fondazione “Aurelia e Giuseppe Lamberti Castronuovo onlus” per un intervento a piazza De Nava, fissato sabato 8 maggio. L’intervento prevedeva il piantare alberi di bergamotto e la pulizia della statua. Ma la manifestazione viene annullata dopo il no del settore preposto.
Tra le motivazioni addotte in premessa dal settore comunale si afferma che «le aree verdi ricadenti nella piazza sono state affidate protempore all’iniziativa “Adotta il verde” dell’associazione La svolta che dovrebbe per tanto prendersene cura e occuparsi della pulizia e della manutenzione ordinaria».
Per la richiesta di impianto di alberi di bergamotto «l’attuale periodo – scrive nella nota il settore – non è assolutamente indicato per l’impianto di specie arboree, pertanto sarebbe opportuno realizzare la messa a dimora degli alberi nella stagione climatica più adatta e cioè nell’intervallo temporale compreso tra novembre e febbraio».
A questo si aggiunga che «Qualsiasi intervento a carico del monumento e della fontana deve essere preventivamente autorizzato dalla Soprintendenza per i beni architettonici e paesaggistici per le province di Reggio e Vibo».
Ma non solo perché sulla piazza c’è un progetto di riqualificazione di cui si sta per discutere in conferenza dei servizi e che già prevede l’impianto di integrazione delle specie arboree «Alla luce di queste premesse il settore invita ad individuare un altro sito della città in cui realizzarli intervento proposto fatta eccezione per l’impianto delle specie arboree per le motivazioni già espresso in precedenza».
«Evidentemente per il settore – commenta Lamberti – mascheratosi dietro la Soprintendenza, sono più protettivi gli escrementi degli uccelli che un’operazione di pulizia con della semplice acqua».
