giovedì,Aprile 25 2024

Lavoratori Avr ed Ecologia Oggi senza stipendi in piazza. Pronti ad uno sciopero di 48 ore

Le incertezze riguardano anche il futuro delle società il cui contratto è in scadenza il prossimo 31 luglio

Lavoratori Avr ed Ecologia Oggi senza stipendi in piazza. Pronti ad uno sciopero di 48 ore

Mentre continuano i disagi legati ai rifiuti scendono in piazza ai lavoratori di Avr ed Ecologia Oggi. Ancora una volta le proteste riguardano il mancato pagamento degli stipendi.  Come spiega Giuseppe Triglia Segretario Fiadel «Siamo in piazza contro l’azienda Avr che non rispetta le scadenza stipendiali nei termini previsti dal contratto. E anche con l’Azienda Ecologia Oggi che da tempo ritarda nell’erogazione degli emolumenti. Siamo stanchi di stare sotto scacco delle aziende e per questo siamo di nuovo in piazza. Ma non  i fermeremo qui, andremo avanti fino a che non saranno regolarizzati gli stipendi».

Per Domenico Giordano Fit Cisl «La situazione non è più accettabile né sostenibile poiché  i ritardi sono mensili – che poi annuncia – oggi protestiamo in piazza ma sicuramente dopo questa andremo ad un’altra azione di sciopero di 48 ore».

Avr ed il futuro incerto

«La data di scadenza del contratto è il 31 luglio di quest’anno – aggiunge Francesco Callea Fp Cgil – ora siamo in un momento delicato di transizione. È stata fatta una prima manifestazione di interesse per capire quali e quante aziende possano essere interessate a subentrare ad Avr. Ora si procederà ad un nuovo bando che consentirà di individuare una nuova impresa ovviamente proprio per evitare il ripetersi delle nostre proteste stavolta cercheremo di mettere dei paletti ben definiti». Per quanto riguarda Ecologia Oggi specifica «È un’azienda che è arrivata a scadenza e sta lavorando sulla base di proroghe. Anche qui chiederemo un cambio di passo e di capire quale sarà il futuro di questi impianti. Noi continueremo a vigilare sempre dalla parte dei lavoratori».

Infine Domenico Lombardo Segretario Uil Trasporti «Da mesi stiamo lavorando insieme agli attori principali, per garantire il futuro dei lavoratori perché non si perda un posto di lavoro, certo oggi siamo in piazza per una questione stipendiale che è un cancro che non riusciamo a gestire. Ci sono diversi grandi appalti e diverse proroghe dobbiamo vedere cosa ne sarà del futuro di queste persone».

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