venerdì,Aprile 19 2024

Rifiuti a Reggio, Marziale: «Cosa si aspetta per dichiarare lo stato emergenziale?»

L'ex garante per l'infanzia e l'adolescenza regionale: «Perché per Napoli si è sollevato un polverone nazionale e per Reggio Calabria no?»

Rifiuti a Reggio, Marziale: «Cosa si aspetta per dichiarare lo stato emergenziale?»

«La questione dei rifiuti a Reggio Calabria e nell’ambito della Città Metropolitana deve necessariamente trovare una risoluzione». E’ quanto dichiara il presidente dell’Osservatorio sui Diritti dei Minori, Antonio Marziale, già Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza della Regione Calabria, che aggiunge: «Basta dare un occhio ai social per registrare decine e decine di foto inverosimili, che rappresentano uno stato di cose devastante”.“Certo – prosegue il sociologo – le responsabilità sono politiche e vanno dalla stessa Reggio Calabria, al territorio metropolitano, alla Regione, ma ci sono istituzioni di controllo che ad un certo punto possono e devono intervenire, per assicurare dignità a gente che comunque paga le tasse».

«Per non parlare del pericolo a cui sono esposti i cittadini, in particolar modo i bambini e gli adolescenti che più di tutti vivono l’area urbana. Cumuli di rifiuti maleodoranti – spiega Marziale – ratti vivi e morti e blatte gigantesche non possono fare da corollario ad un centro storico mozzafiato per le sue bellezze, perché il chilometro più bello d’Italia è solo uno dei 293 chilometri quadrati in cui vivono oltre 173 mila abitanti».«Cosa si aspetta a dichiarare lo stato di emergenza? Perché per Napoli si è sollevato un polverone nazionale e per Reggio Calabria no? Costa fatica sedersi intorno ad un tavolo, maggioranza ed opposizione, e trovare una soluzione immediata, anche recandosi tutti insieme a Palazzo Chigi per rappresentare i problemi? La salute della gente – conclude il presidente dell’Osservatorio – vale meno che altrove?».

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