mercoledì,Aprile 24 2024

Sbarre e rione Marconi, tra rifiuti e allagamenti: il Comitato di quartiere chiede aiuto alle istituzioni

Il presidente Macheda: «Tramite pec abbiamo chiesto l'installazione di una ulteriore telecamera per il controllo del territorio»

Sbarre e rione Marconi, tra rifiuti e allagamenti: il Comitato di quartiere chiede aiuto alle istituzioni

Cumuli di rifiuti che con le prime piogge galleggiano per il quartier per mancanza di manutenzione di tombini e caditoie. Dopo varie segnalazioni dei cittadini di Sbarre a Reggio Calabria, il comitato del rione Marconi-Sbarre ha richiesto con pec un intervento di pulizia nel tratto di fronte scuola media Bevacqua.

Una montagna di rifiuti che dopo varie sollecitazioni inviate agli uffici dell’Amministrazione comunale, era stata rimossa, ma si riforma regolarmente a causa dei soliti incivili. «Da tempo abbiamo segnalato la situazione critica che c’è in questa zona – chiarisce Simone Macheda che è il presidente del Comitato di quartiere Sbarre- Rione Marconi – come si può vedere c’è deposito illegale di rifiuti.

Ogni giorno il cumulo aumenta. Per questo, il primo ottobre, abbiamo sensibilizzato i cittadini e l’amministrazione presentando una pec, facendo segnalazione agli uffici competenti, ed alla questura per richiedere l’installazione di una ulteriore telecamera per il controllo del territorio». I problemi del rione non si esauriscono qui. «Abbiamo inoltre segnalato che, nella stagione autunnale  ed in quella invernale, qui si allaga tutto e arriva l’acqua del rione Modena, soprattutto in viale Calabria e alla piazzetta della Pace, provocando disastri che si ripetono in maniera  costante».

Anche la nuova regolamentazione della strada con lo spartitraffico sul viale Europa impedisce all’acqua di defluire ed acuisce il problema di far defluire l’acqua piovana, come spiega Domenico Ficara: «Qui da noi abbiamo vissuto seri problemi durante il periodo invernale per un disservizio che c’è a livello idraulico e condiviso le nostre preoccupazioni in tavoli con il Comune.  Nelle giornate di pioggia ci troviamo a galleggiare, le macchine non passano, i tombini che saltano per la ridotta capienza, avendo un locale quando ci sono le inondazioni mi ritrovo con tutto allagato».

E c’è chi più volte ha visto l’esercizio commerciale devastato al verificarsi delle piogge, afferma Maria Stella Spinola: «È una zona molto particolare piazzetta della Pace, per cui lottiamo da tanto tempo, ma non abbiamo mai ottenuto nulla. Per anni ci è stato spiegato che i tubi piccoli e la pendenza sbagliata facevano tornare indietro l’acqua.

Poi sono stati fatti dei lavori per risolvere, ma non è cambiato nulla. Noi commercianti ci siamo dovuti attrezzare con barriere, pompe per aspirare l’acqua, sperando che non salga più di un tot. L’ultima volta sono venuti i sommozzatori a liberare il tombino e far defluire l’acqua e liberare dalla spazzatura che da Modena è scesa tutta qui  a coprire i tombini, mista a fogna e acqua. Anche a livello igienico si immagini cosa abbiamo dovuto fare per disinfettare i nostri locali».

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