Tonga e il Marsili nel mare della Calabria, l’identikit di due “mostri” diversi
L’eruzione che ha sconvolto il Sud Pacifico ci ricorda che anche nel Tirreno, a meno di 200 chilometri dalla costa, c’è una montagna pronta a eruttare. Il geologo Carlo Tansi spiega differenze e pericoli. Ma il vero nemico è un altro
di Enrico De Girolamo – «È un disastro senza precedenti». Le prime, rare foto che giungono dall’arcipelago di Tonga, dove venerdì (sabato in Italia) è esploso il vulcano sottomarino Hunga-Tonga-Hunga-Ha’apai, restituiscono l’immagine dell’apocalisse che si è consumata nel regno polinesiano del Sud Pacifico, formato da più di 170 isole. «Senza precedenti…», sottolinea il governo del piccolo regno di Tonga.
L’eruzione di Tonga: l’inferno in paradiso
Al posto di quelle strisce di sabbia bianca e rigogliose di palme affacciate sulla barriera corallina, che nell’immaginario collettivo dell’Occidente rappresentano da quasi tre secoli il paradiso in terra, resta solo l’arsura vetrificata di ciò che è stato.
Le foto aeree scattate da mezzi dell’esercito neozelandese mostrano cenere e distruzione, mentre il mare, una volta cristallino, si infrange denso come fango su spiagge che sembrano fatte di terra bruna.