venerdì,Marzo 29 2024

Discarica di Melicuccà, anche ItalExit dice no

Il Coordinamento provinciale del soggetto politico guidato da Gianluigi Paragone prende posizione sulla riapertura: «C’è un problema di sicurezza»

Discarica di Melicuccà, anche ItalExit dice no

Il Coordinamento provinciale di ItalExit Reggio Calabria condanna fermamente l’apertura della discarica sita in contrada “La zingara” del Comune di Melicuccà.

«È inconcepibile – si legge in una nota – che si attivi una discarica su un reticolato di falde acquifere che possono incidere, anche indirettamente, sulle sorgenti di acque potabili che alimentano i comuni di Palmi, Seminara, Melicuccà e Bagnara, come accertato nel 2021, da due distinti studi dall’Ispra e dal Cnr. Anche il semplice dubbio che le fonti d’acqua possano subire contaminazioni varie dalle sostanze rilasciate dai rifiuti avrebbe dovuto far desistere la Città metropolitana di Reggio Calabria e la Regione Calabria dall’intrapreso».

ItalExit è convinta che le ragioni poste a sostegno dei provvedimenti di apertura della discarica non siano tali da giustificare il rischio di inquinamento emerso dagli studi di cui si è fatto cenno.

«C’è un problema di sicurezza dato dall’assenza di pronunce di compatibilità ambientale da parte degli organi preposti che non può e non deve essere trascurato anche in considerazione della particolare vicinanza della discarica alle abitazioni di Pomarelli di Bagnara Calabra e alle importanti realtà aziendali insistenti nel Comune di S. Eufemia d’Aspromonte».

Presto il Coordinamento di ItalExit incontrerà proprio gli imprenditori della zona interessata dalla discarica al fine di promuovere tutte quelle azioni volte alla tutela della salute pubblica.

«Apprendiamo che il Comune di Palmi ha già avviato delle azioni al riguardo e che si sta adoperando affinché la Città Metropolitana e la Regione Calabria ritornino sui loro passi. Siamo consapevoli che una soluzione all’atavico problema locale dei rifiuti vada ricercata al più presto ma siamo altresì fortemente convinti che la risposta a tutto ciò non sia da individuare nell’apertura della discarica di c.da “La zingara” di Melicuccà».

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