giovedì,Aprile 18 2024

Scilla, a Favazzina passa il gasdotto più grande del mondo

Le condutture algerine che secondo il governo potrebbero rendere l’Italia autonoma dalla Russia. Paradossi e preoccupazioni da parte dei cittadini

Scilla, a Favazzina passa il gasdotto più grande del mondo

Il cancello è aperto e nel mega impianto si può entrare senza interferenze particolari mentre sulla spiaggia di Favazzina, a pochi metri dai tubi del gas che arriva dall’Algeria, pescano tranquillamente. Per la prima il nostro network visita l’inizio della parte peninsulare di Transmed, il gasdotto che – dopo il passaggio dalla Sicilia – arriva nel mare di Scilla e, grazie agli accordi con il paese africano, potrebbe rendere l’Italia autonoma dalla Russia. «Poco fa c’era un addetto», dice all’interno dell’area recintata l’operaio di una ditta esterna, che poi precisa: «Solitamente sono 2 o 3».      

Opera nazionale strategica si, specie ora che si prevede un potenziamento di 9miliardi di m3 – rendendo l’Algeria il primo rifornitore dell’Italia – ma nel centro di smistamento che porta il gas fino all’Emilia si può entrare con facilità perché  per la Snam il problema non sembrano quello dei malintenzionati. Alcune persone incontrate nelle vicinanze ricordano gli sfiati che ogni tanto impressionano e le frane che, sulla vicina statale 18, hanno lambito l’impianto.

Ma è dalla piazza di Scilla che arrivano altre rivelazioni sorprendenti. «A Scilla non usiamo il gas della rete nazionale – dice un cittadino – il medanodotto sale attraverso una montagna ma non rifornisce il paese e, forse, visti i tempi del caro bolletta, non è un problema». Rimangono col dubbio in questo angolo di Calabria: contribuiscono al risparmio che la guerra impone ma – assente il sindaco, ci dicono nel municipio – il Comune, per le fonti fossili che sopporta sul mare, non incasserebbe compensazioni dall’azienda di Stato.

Nella vicina Bagnara, invece, il gas di Favazzina lo usano, anche se il sindaco Adone Pistolesi non sa dire se sulla bolletta questa contiguità territoriale si sente.

«Sulle compensazioni – conclude il sindaco eletto prima dell’estate – mi impegnerò a verificare se potrebbero toccare anche al nostro Comune».

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