mercoledì,Aprile 24 2024

Termovalorizzatore di Gioia Tauro, il sindaco Alessio presenta un esposto in procura

Per il primo cittadino non è solo un no al raddoppio, ma è anche all’attuale impianto di contrada Cicerna

Termovalorizzatore di Gioia Tauro, il sindaco Alessio presenta un esposto in procura

Un esposto alla procura di Palmi è stato presentato dall’ente per denunciare «i danni all’ambiente e alla salute» prodotti dal termovalorizzatore dei rifiuti. La mossa del sindaco rivela ancora una volta la protesta che gli amministratori della Piana continuano a manifestare, rispetto alle decisioni degli enti sovracomunali in tema rifiuti, visto che anche nella vicina Palmi sono sul piede di guerra contro la riapertura della discarica di Melicuccà. 

La denuncia, quattro pagine più diversi documenti allegati, è firmata personalmente dal sindaco Aldo Alessio dopo un accesso agli atti – del maggio scorso – relativi all’iter avviato dalla regione per raddoppiare l’impianto. «Ci siamo accorti – spiega il primo cittadino di sinistra – che mancano degli studi che sono resi obbligatori dalle successive riforme del Codice dell’ambiente».

Ma non è solo l’attuale procedura ad aver determinato l’ente, che ovviamente contesta il futuro project financing che provvederebbe ad ammodernare l’attuale impianto ed autorizzare la costruzione di altre due linee. «Ci sono state nei mesi scorsi dichiarazioni parecchio contraddittorie da parte del presidente Occhiuto – prosegue Alessio – specie quando ammette che l’impianto attuale inquina e che per evitare tutto ciò bisogna raddoppiarlo. Beh, se l’impianto inquina come lui dice deve immediatamente chiuderlo oppure far capire quali misure siano state adottate per non renderlo pericoloso».

L’atto presentato dal Comune ricostruisce anche le risposte tecniche che, disponibili sul sito internet della Regione, sono state fornite nella procedura che ora prevede la valutazione – da parte di un comitato ristretto – delle 3 domande che sarebbero state presentate in vista del bando pubblico per l’affidamento.

Il sindaco precisa che l’ente si riserva la possibilità di presentare anche un ricorso al Tar contro gli atti prodotti dalla regione «fermo restando – conclude – che non abbiamo avuto fin qui scelta stante la rigidità dimostrata dal presidente che non è andato al di là di un incontro in cui ci ha comunicato la volontà di proseguire nelle sue intenzioni, dimostrando di non volersi confrontare né con i sindaci né con i movimenti, in perfetto stile autotarchico».        

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