venerdì,Aprile 19 2024

A Reggio un workshop per promuovere il riuso dei rifiuti – VIDEO

Oggi il secondo giorno di incontri e gruppi di lavoro presso il Community Lab Impronte a Sud, allestito in un bene confiscato. Iniziativa promossa da Fare Eco in collaborazione con il consorzio Macramè

A Reggio un workshop per promuovere il riuso dei rifiuti – VIDEO

«Fare Eco è un’associazione che nasce quest’anno con lo scopo di sensibilizzare la cittadinanza sui temi ambientali. Il riciclo e la raccolta differenziata sono temi già noti.

Il passo che proponiamo è quello di concorrere alla riduzione dei rifiuti. Parliamo, quindi, di prevenzione e di riuso e riutilizzo dei rifiuti stessi. Il workshop, prima iniziativa formativa promossa dall’associazione sul territorio, ha proprio questo intento».

Rossana Melito, presidente di Fare Eco, ha spiegato così l’obiettivo dell’iniziativa in svolgimento ancora stamattina a Reggio Calabria, presso Il Community Lab Impronte a Sud, allestito nel bene confiscato.

Riduzione dei rifiuti e prevenzione

«La rete del riuso nasce dalla piattaforma social “Non si jetta nenti” che ha già oltre 18mila iscritti che vorrei qui ringraziare pubblicamente. La rete così creatasi oggi si propone di allargare la sua azione in città e anche oltre.

In questa occasione abbiamo infatti avuto modo di ascoltare anche le esperienze di Danilo Boni, referente di Zero Waste Italy, collegato da remoto, e di Luigi Moraschi, vice presidente della cooperativa Sociale Cauto di Brescia, presente con noi», ha spiegato ancora Rossana Melito, presidente di Fare Eco.

Competenza, conoscenza ed educazione

«Fondamentali sono la competenza e la conoscenza delle leggi per capire come potersi muovere nella legalità. Si tratta di un requisito fondamentale per portare avanti progettualità nuove e finalizzate a ridurre i rifiuti o a prevenirli, trasformando i rifiuti in beni e facendo in modo che restino sul mercato.

Altro tema centrale è quello dell’educazione a tutti i livelli e della formazione aziendale. La cooperativa Cauto opera nel settore dal 1995. Lavoriamo con le grandi azienda di distribuzione commerciale, con le multiutility, con i piccoli commercianti, con le associazioni.

Rifiuto come bene da mettere a frutto

Nel 1997 siamo entrati in una discarica per sperimentare quanto ci fosse di nascosto e prezioso nei rifiuti e per trasformarli in tesori», Luigi Moraschi, vice presidente della cooperativa Sociale Cauto di Brescia.

Un’occasione, dunque, di scambio di esperienza locali e nazionali. A raccontarsi anche l’associazione Pandora con il progetto del Corredino sospeso, il banco alimentare e due realtà socie del consorzio Macramè.

Il fondo mutualistico

«All’interno del nostro consorzio abbiamo due realtà molto dedite ai temi ambientali quale appunto la cooperativa Rom 95, impegnata anche sul fronte dell’inserimento lavorativo di persone di etnia rom, e la sartoria sociale Sole Insieme.

Abbiamo accolto positivamente l’invito a ospitare tale iniziativa per questa ragione e anche perché il bene confiscato che ospita il community lab è aperto al territorio con una chiave mutualistica.

Faticosamente stiamo cercando di alimentare un fondo mutualistico per sostenete un welfare che in questo momento stenta ad esistere a Reggio Calabria», ha spiegato Giuseppe Carrozza, direttore del consorzio Macramè di Reggio Calabria.

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