Orti urbani sì, orti urbani no. Un dilemma che una determina del settore Ambiente del comune di Reggio Calabria supera, ristabilendo un fatto non senza qualche interrogativo.
I lavori erano stati avviati oltre due anni fa, interrompendosi dopo solo qualche mese per la necessità di un’indagine ambientale e di una bonifica espletate già da oltre un anno. I lavori affidati a Castore, non sono stati comunque ripresi e l’area sembrava essere stata destinata ad altra progettualità. Invece il progetto Orti Urbani del comune di Reggio Calabria ancora è contemplato nel piano delle opere pubbliche 2020-2023. Il finanziamento di 750 mila euro a valere sui fondi del Piano di Sviluppo e Coesione della Città Metropolitana di Reggio Calabria (già Patto per lo sviluppo della Città metropolitana di Reggio Calabria), è ancora stanziato per quel progetto.
La recente determina ha come oggetto l’integrazione del gruppo di lavoro con la nomina di Federico Postorino come direttore dei Lavori. Ciò sulla scorta della nota dello scorso 22 maggio con cui il responsabile del procedimento, nominato già nel 2018, Vincenzo Cotroneo comunicava (a distanza di due anni dall’avvio dei lavori e dalla prima nomina quale direttore dei lavori) la necessità, per il prosieguo delle attività afferenti l’intervento, di integrare il gruppo di lavoro con la suddetta nomina del direttore dei lavori. Incarico nel quale negli ultimi due anni figurava lo stesso Rup Cotroneo. Nella determina si legge «di competenze specifiche richieste per assumere l’incarico, funzionali al miglioramento delle prestazioni del gruppo di lavoro in parola» in capo a Federico Postorino.
Competenza specifiche richieste solo oggi e dopo anni. Un nuovo incarico che si auspica sblocchi la situazione. Oggi la zona, sul viale Messina, nel cuore della zona Sud di Reggio Calabria, deputata alla realizzazione di questi Orti, è tornata ad essere un canneto con vegetazione incolta. Il rischio è che torni ad essere una discarica a cielo aperto. La situazione è molto simile a quelle di due anni fa, prima dello stop per la caratterizzazione dei rifiuti. Attività prima della quale l’area era stata completamente ripulita. Pulizia a oggi completamente vanificata. Occorrerà spendere nuovamente soldi pubblici per ripulire e forse finalmente realizzare l’opera alla quale nessuno ormai crede più. Il tempo dei fatti è tutto da recuperare mentre l’incuria della zona avanza.
Il completamento dei lavori avrebbe dovuto avvenire entro il 6 dicembre del 2022. A distanza di poche settimane dalla consegna dei lavori, però, il rinvenimento di rifiuti avevo reso necessaria un’attività dei verifica per escludere che si trattasse di materiale pericoloso. Da qui lo stop dei lavori di fatto mai effettivamente avviati.
Il comitato di quartiere Ferrovieri Pescatori ha più volte in questi anni sollecitato l’amministrazione comunale a rassicurare i residenti e a completare poi i lavori.
Le verifiche, affidate dalla società reggina Greeneco a un laboratorio privato di Cosenza che aveva eseguito i campionamenti per le analisi, la caratterizzazione funzionale anche al corretto smaltimento e il rilascio delle relative certificazioni, ha dato esiti tranquillizzanti. Una spesa di quasi 65 mila euro, interamente a carico dei fondi del Patto per lo Sviluppo della Città Metropolitana di Reggio Calabria. I rifiuti insistenti nell’area non erano pericolosi. Un sospiro di sollievo dopo il quale la realtà di nuovo abbandono e incuria ha finora tradito ogni aspettativa.