Locride nella morsa dell’assenza d’acqua: file alle autobotti e aziende agricole in ginocchio
L'imprenditore Domenico Migliaccio Spina: «Non c'è memoria di una crisi così intensa»
di Vincenzo Imperitura – Nel Reggino non piove da settimane e, quando succede, le precipitazioni generalmente brevi e molto violente tipiche degli ultimi anni, impediscono al terreno di assorbire l’acqua che andrebbe a rifornire fonti superficiali e falde in profondità finendo poi con lo “scivolare” sui versanti collinari per disperdersi a mare. Una situazione che va avanti ormai da anni e che, mista alle scarsissime precipitazioni nevose, alle perdite nelle condotte, ai troppi allacci abusivi e all’uso “disinvolto” che molti calabresi continuano ancora ad avere con quel poco di acqua che esce dai nostri rubinetti, ha portato le riserve a scendere pericolosamente sotto il livello di attenzione.
File alle autobotti e secchi e bacinelle negli angoli di bagni e cucine per i momenti di secca: la mancanza di acqua in provincia di Reggio comincia a prendere una piega drammatica, con molti comuni costretti a continue interruzioni del servizio (soprattutto di notte) per consentire ai serbatoi di raggiungere la capienza minima che servirà durante il giorno, e indaffarati a scrivere ordinanze (per lo più inascoltate) per un uso più ragionato dell’acqua.
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