martedì,Settembre 17 2024

I lavori per il Ponte sullo Stretto rischiano di aggravare la siccità in Calabria

Per le risorse idriche 49 i punti critici del progetto. Fra i 239 richiami dei tecnici del Mase, c'è anche la scarsità dei dati disponibili su acque di superficie e di falda

I lavori per il Ponte sullo Stretto rischiano di aggravare la siccità in Calabria

di Vincenzo Imperitura – Mesi di assenza di piogge, falde sotterranee in affanno e acque superficiali in via d’estinzione: la siccità nel Reggino continua a mordere, colpendo duro cittadini e turisti (costretti un po’ ovunque a lunghi razionamenti giornalieri) e abbattendosi sul comparto agricolo, con campi e frutteti stremati dal caldo e dalla carenza di acqua. Una situazione drammatica cresciuta negli ultimi anni che, trainata dai cambiamenti climatici e da una rete di distribuzione colabrodo, ha modificato in peggio le abitudini degli abitanti della parte più meridionale della regione.

E se le previsioni per il futuro non fanno pensare a un’inversione di tendenza, a peggiorare la quotidianità degli abitanti dello Stretto potrebbero mettersi anche i futuri cantieri per la costruzione del collegamento stabile tra Calabria e Sicilia. Quello legato al consumo e al possibile impoverimento delle risorse idriche del territorio è infatti uno dei (tanti) problemi sollevati nell’aprile scorso dalla commissione “Via” del ministero dell’Ambiente, che esaminando “l’aggiornamento” della società Stretto di Messina al progetto (vecchio di 13 anni) ha messo nero su bianco tutti i “buchi” relativi alla gestione delle acque che verrebbero influenzate dai lavori che incombono su entrambe le sponde del mare.

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