sabato,Dicembre 14 2024

Il turismo lento passa dalla Costa Viola. Alla riscoperta dei sentieri dimenticati in un viaggio tra natura, storia e cultura

Nuove opportunità turistiche e culturali tra i comuni della Costa Viola grazie alla valorizzazione dei percorsi storici e naturali portata avanti da Magna Grecia Outdoor. Un progetto ambizioso che coinvolge giovani e adulti, puntando sul turismo lento e sostenibile

Il turismo lento passa dalla Costa Viola. Alla riscoperta dei sentieri dimenticati in un viaggio tra natura, storia e cultura

La Costa Viola, rinomata per le sue spiagge e il suo mare cristallino, si arricchisce di una nuova prospettiva culturale e turistica grazie alla riscoperta e alla valorizzazione dei suoi antichi sentieri. Un’iniziativa che, partendo dalla collaborazione tra diverse associazioni locali, mira a creare un collegamento tra i comuni della zona, offrendo un’alternativa al turismo tradizionale e promuovendo il territorio attraverso un’ottica di largo respiro.

«Questo progetto nasce dalla volontà di creare un collegamento fisico tra i comuni della Costa Viola, partendo da Scilla fino a Bagnara, attraverso un sentiero che attraversa il torrente Scilla e si snoda lungo percorsi storici e naturali», spiega ai nostri microfoni Angela Latella, presidente dell’associazione Magna Grecia Outdoor. «Non è un semplice cammino – prosegue – ma un’opportunità per i turisti di immergersi completamente nella bellezza paesaggistica e culturale del nostro territorio, esplorando ogni giorno un comune diverso, con tutte le sue peculiarità storiche, gastronomiche e naturalistiche».

Il sentiero, pur impegnativo in alcuni tratti, offre scorci spettacolari e permette di riscoprire una parte del patrimonio storico e naturale della zona che, sebbene molto conosciuta per i suoi panorami, conserva delle “chicche” di valore inestimabile. «Abbiamo lavorato duramente per rendere questi percorsi accessibili e fruibili, non solo per gli appassionati di trekking ma anche per le famiglie e i bambini. Questo cammino non è solo un viaggio attraverso la natura, ma anche un’opportunità per educare le nuove generazioni al rispetto dell’ambiente e alla conoscenza del proprio territorio».

L’iniziativa, infatti, non si limita alla semplice rivalutazione dei percorsi, ma si inserisce in un progetto più ampio che coinvolge anche le scuole locali. «Abbiamo deciso di partire dai più giovani, coinvolgendo le scuole e portando i bambini alla scoperta di questi luoghi» ci spiega Giovanni Luca Bellantoni, escursionista dell’associazione Magna Grecia Outdoor. In collaborazione con l’Istituto Comprensivo di Scilla «abbiamo organizzato delle escursioni per le classi quinte delle elementari, lungo percorsi accessibili che abbiamo sistemato appositamente per loro. È fondamentale che i ragazzi si avvicinino a questo mondo, spesso sconosciuto nell’era moderna, per comprendere l’importanza del rispetto dell’ambiente e della conservazione del patrimonio naturale».

Un altro aspetto rilevante del progetto è la partecipazione attiva di associazioni come “Calabria Wine”, che ha adottato due scalinate storiche della zona, ripristinandole e trasformandole in veri e propri giardini botanici. «Queste scalinate, una volta sepolte da detriti e abbandonate, sono state ripulite e valorizzate con la creazione di un orto botanico che ospita piante tipiche della macchia mediterranea, alcune delle quali molto rare. Questo non solo permette ai visitatori di percorrere una via storica, ma offre anche un’occasione unica per imparare a conoscere la flora locale e il suo valore ambientale».

L’obiettivo del progetto è chiaro: offrire un’alternativa valida al turismo di massa, promuovendo un turismo lento e sostenibile che permetta ai visitatori di immergersi completamente nella realtà locale, scoprendo le bellezze paesaggistiche e le tradizioni culturali della Costa Viola. «Vogliamo che i turisti – prosegue – abbiano la possibilità di trascorrere tre o quattro giorni in totale tranquillità, esplorando i sentieri e soggiornando ogni notte in un comune diverso. Questo non solo favorirà la riscoperta del territorio, ma creerà anche un indotto economico significativo per i paesi coinvolti, attraverso il turismo enogastronomico e culturale».

La visione è quella di un collegamento continuo e sostenibile tra i vari comuni, che possa offrire un’esperienza turistica integrata e completa, valorizzando ogni aspetto del territorio. «Partendo da Palmi, i turisti potranno percorrere i sentieri che li porteranno a Bagnara, scoprendo ogni giorno nuove bellezze naturali e culturali, per poi proseguire verso Scilla e fino a Villa San Giovanni, all’imboccatura nord dello Stretto di Messina. Questo percorso non solo offre un’opzione di turismo alternativa, ma rappresenta anche un’opportunità per sensibilizzare al rispetto e alla cura dell’ambiente».

Un progetto che, quindi, non è solo una sfida per la riscoperta di antichi sentieri, ma rappresenta una vera e propria missione culturale ed educativa. «Partire dai più piccoli è fondamentale, perché saranno loro i custodi del nostro patrimonio naturale e culturale. Vogliamo che crescano con la consapevolezza dell’importanza di mantenere puliti questi luoghi, di rispettare la natura e di valorizzare le bellezze del proprio territorio».

L’iniziativa, che si inserisce nell’ottica dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, punta a far conoscere e apprezzare questi percorsi anche alle nuove generazioni, affinché possano comprendere l’importanza del patrimonio che hanno ereditato e della sua conservazione per il futuro. Un progetto ambizioso, che vuole lasciare un segno tangibile non solo sul territorio, ma anche nella coscienza collettiva di chi lo abita e di chi lo visita.

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