La mobilità sostenibile e il futuro di Reggio nella campagna itinerante di Legambiente “Città2030”
L'obiettivo rimane quello di abbattere il numero di auto in circolazione, migliorare il trasporto pubblico e promuovere soluzioni innovative per una città più verde e vivibile

Reggio Calabria, come molte altre città italiane, si trova a un bivio: continuare con la tradizionale dipendenza dall’auto privata o intraprendere un cammino verso una mobilità più sostenibile, in linea con gli obiettivi fissati dall’Europa per il 2030. Questo è il cuore della questione sollevata dall’incontro di oggi, organizzato da Legambiente, che ha visto la partecipazione di cittadini, amministratori e esperti del settore. Il tema centrale? Come trasformare la mobilità cittadina, facendo i conti con un presente segnato dall’inquinamento e dalla congestione del traffico, per dare forma a un futuro più green e sicuro.
Il dato più eclatante è quello della motorizzazione: 69 auto ogni 100 abitanti, un numero che ci allontana di molto dall’obiettivo europeo di 35 auto ogni 100 abitanti. Le conseguenze sono evidenti: la città, che vive una situazione di traffico congestionato e inquinamento atmosferico, è ben lontana dal rispettare gli impegni presi per migliorare la qualità dell’aria e garantire maggiore sicurezza stradale entro il 2030.
Ma il quadro non è solo negativo. Nonostante i dati preoccupanti, esiste una forte consapevolezza tra i cittadini e le amministrazioni locali della necessità di un cambiamento. Le proposte per migliorare la situazione ci sono: la spinta verso l’elettrificazione dei mezzi pubblici, con l’introduzione di nuovi autobus elettrici e la creazione di una rete di ricarica, è uno dei primi passi intrapresi. Tuttavia, il vero nodo da sciogliere è come rendere il sistema di trasporto pubblico urbano più efficiente, accessibile e attraente, in modo che diventi una scelta preferibile per i cittadini.
In un sondaggio condotto da Legambiente, la maggior parte dei reggini si è dichiarata favorevole all’implementazione di piste ciclabili protette e alla creazione di un sistema di car-sharing e bike-sharing, ma anche a una revisione totale della rete di trasporto pubblico. È chiaro che la volontà di cambiare esiste, ma il sistema deve essere in grado di rispondere a queste aspettative.
Gli interventi di oggi hanno evidenziato la necessità di un piano di mobilità urbano che superi le logiche tradizionali, in favore di una visione più moderna, ecologica e sicura. Solo con un approccio integrato che riguardi tutti gli aspetti della mobilità, dalla qualità dei mezzi pubblici alla creazione di infrastrutture ciclabili, sarà possibile cambiare rotta.
L’assessore del Comune di Reggio Calabria “città sostenibile e accessibile” Paolo Malara, ha condiviso i dettagli dei progetti in corso che mirano a trasformare la città. «La nostra amministrazione sta lavorando con una visione lungimirante – ha dichiarato. A partire dal piano spiaggia fino alla pianificazione della mobilità pedonale, la città è in continua evoluzione. Ogni intervento, dalla riqualificazione delle infrastrutture stradali alla creazione di nuove piazze, è pensato per migliorare la qualità della vita dei cittadini. Stiamo progettando anche un sistema di mobilità che favorisca la connessione tra i diversi quartieri e riduca la dipendenza dall’auto».
Nel dettaglio, l’assessore ha parlato della creazione di una terza corsia sull’asse calabrese, che sarà cruciale per collegare la stazione centrale con l’autostrada, il nuovo ospedale e il tribunale. Inoltre, il progetto dello svincolo di Spirito Santo è destinato a migliorare l’accessibilità al centro direzionale e a ridurre il traffico in alcune aree critiche. «Siamo già a lavoro su questi progetti, non sono visioni lontane ma realtà che prenderanno forma nel breve periodo», ha aggiunto Malara.
Un altro tema emerso con forza riguarda le piazze scolastiche, per le quali il Comune ha intenzione di lavorare sulla mobilità pedonale in relazione agli spostamenti di studenti e insegnanti, migliorando la sicurezza e la funzionalità degli spazi pubblici che circondano le scuole.
Le sfide della mobilità sostenibile in città
Nel corso dell’evento, Roberto Scacchi, responsabile nazionale mobilità di Legambiente, ha sottolineato l’importanza di un cambiamento radicale nelle città italiane, a partire dalla riduzione delle auto in circolazione. «Reggio Calabria, come molte altre città, è ancora lontana da una mobilità davvero sostenibile. È fondamentale abbattere il numero di automobili, implementare il trasporto pubblico e favorire l’uso di mezzi di trasporto attivi come biciclette e monopattini», ha affermato Scacchi. «Solo così potremo migliorare la qualità dell’aria e la salute pubblica».
Daniele Cartisano, presidente di Legambiente Reggio Calabria, ha posto l’accento sulla necessità di un maggiore impegno per la mobilità condivisa e l’infrastruttura del trasporto pubblico, auspicando un potenziamento dei servizi di bike sharing e car sharing. «La città ha bisogno di investimenti strategici sul territorio, ma anche di un sistema di trasporto pubblico che risponda alle esigenze di tutti, anche con l’attivazione di un servizio notturno», ha dichiarato Cartisano.
Anche sulla questione delle piste ciclabili, Cartisano ha sottolineato l’importanza di un progetto che tenga conto della morfologia del territorio, affinché queste infrastrutture siano davvero funzionali e sicure per tutti.
Verso il futuro: sostenibilità e innovazione al centro
Il futuro di Reggio Calabria si preannuncia dunque all’insegna della sostenibilità. Con la partecipazione delle istituzioni locali, delle associazioni e dei cittadini, la città sta cercando di rispondere alle sfide della mobilità, puntando a ridurre l’inquinamento, migliorare la qualità della vita e promuovere una visione innovativa e sostenibile del territorio.
Questi progetti, che spaziano dalla riqualificazione delle infrastrutture stradali alla valorizzazione degli spazi pubblici, sono la chiave per una città più vivibile, moderna e orientata al benessere collettivo.
In sintesi, la città è chiamata a compiere un passo fondamentale per la sua crescita, che coinvolge non solo l’amministrazione, ma anche ogni singolo cittadino. La transizione verso una mobilità sostenibile è possibile, ma richiede un impegno collettivo che vada oltre le scelte politiche: serve una cultura del cambiamento che sappia guardare al futuro.
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