Reggio, Veronese chiede il commissariamento dell’ufficio idrico comunale: «Falsi in bilancio, furto d’acqua e tariffe gonfiate»
Inviata una richiesta formale al Prefetto: «Un fatto inaccettabile, contrario alla legge e al buon senso»

Nella giornata di oggi il prof Sandro Veronese ha inviato tramite pec una richiesta formale al Prefetto di Reggio Calabria, Clara Vaccaro, chiedendo il commissariamento dell’Ufficio Idrico comunale, «ritenuto responsabile di gravi violazioni contabili, amministrative e ambientali, a danno della cittadinanza dal 1996». La richiesta è stata inviata anche per conoscenza al Ministero dell’Interno, al Ministero delle Infrastrutture, all’ANAC, alla Procura della Repubblica, alla Corte dei Conti e alla Guardia di Finanza.
«Decine di immobili comunali – scuole, uffici, cimiteri, impianti sportivi, sedi istituzionali e persino la sede della Polizia Municipale – sono privi di contatori dell’acqua da anni, nonostante la normativa imponga la misurazione, la contabilizzazione e la registrazione dell’autoconsumo idrico. I costi di quest’acqua non conteggiata – secondo Veronese – sono stati caricati sulle bollette dei cittadini, generando un falso in bilancio e un gravissimo danno erariale».
La denuncia presentata si fonda su una dettagliata analisi normativa, che documenta la violazione di numerose leggi e regolamenti. «Il Comune non solo non ha installato i contatori, ma non registra nei bilanci i propri consumi. Ciò significa che i cittadini stanno pagando anche l’acqua consumata da scuole, uffici e impianti sportivi comunali. Un fatto inaccettabile, contrario alla legge e al buon senso».
«SORICAL, gestore regionale del servizio, ha chiesto ufficialmente al Comune di regolarizzare la situazione già nell’aprile 2025, ma l’Ufficio Idrico ha ignorato l’urgenza degli interventi. A peggiorare il quadro, le dichiarazioni contraddittorie dei dirigenti comunali e un atteggiamento di palese ostruzionismo da parte del delegato all’idrico Barreca, come mostrato da recenti interviste». Veronese ha quindi chiesto al Prefetto l’attivazione dei poteri sostitutivi e commissariali previsti dalla legge.