venerdì,Marzo 29 2024

Operazione Overing, le decisioni della Cassazione per 12 imputati

Coinvolti vibonesi, reggini e colombiani. Avrebbero gestito un vasto traffico di cocaina con il Sud America. La raffineria scoperta a Panaia di Spilinga

Operazione Overing, le decisioni della Cassazione per 12 imputati

Sentenza della Cassazione nel troncone in abbreviato del processo nato dall’operazione “Overing” contro il narcotraffico internazionale di cocaina. La Suprema Corte ha deciso l’annullamento con rinvio della sentenza di secondo grado (sarà quindi necessario un nuovo processo di secondo grado) relativamente al reato di associazione a delinquere finalizzato al narcotraffico contestato a: Domenico Cino, 66 anni, di Spilinga, condannato in appello a 16 anni di reclusione; Fabrizio Cortese, 47 anni, di San Gregorio d’Ippona (condannato in appello a 15 anni ed 8 mesi); Francesco Cortese, 50 anni, di San Gregorio d’Ippona (condannato a 14 anni ed 8 mesi). Rigetto per tali imputati per tutti gli altri capi di imputazione. Annullamento con rinvio anche per:Rocco Logozzo, 51 anni, di Marina di Gioiosa (condannato in appello a 7 anni e 4 mesi); Salvatore Jacopetta, 61 anni, di Gioiosa Jonica (condannato in appello a 4 anni e 18mila euro di multa) e Roberto Piras, 76 anni, di La Spezia (condannato in appello a 4 anni, 4 mesi e 18.600 euro). Condanna confermata per: Saverio Patania, 43 anni, di Stefanaconi (3 anni e 4 mesi); Elio Dell’Unto, 68 anni, di Aprilia (6 anni); Domenico Trimboli, 65 anni, di Platì, dal 2015 collaboratore di giustizia e ritenuto uno dei più grandi broker della cocaina al servizio della ‘ndrangheta (5 anni e 8 mesi); il colombiano Bernardo Piritoba Garnica (4 anni); Alberto Tabares (5 anni). Annullata senza rinvio la condanna a 4 anni nei confronti di Agostino Di Barbora, 56 anni di Mortegliano.Il processo d’Appello aveva invece confermato le assoluzioni per:Giuseppe Foti, 42 anni, di Stefanaconi; Tommaso Loccisano, 47 anni di Marina di Gioiosa Jonica; Claudio Timperi, 56 anni, di Fiumicino.

Tutti gli imputati erano accusati di aver importato diversi chili di cocaina nel territorio italiano dal Sud America con un accordo fra vibonesi e reggini per la ripartizione dei ruoli e la suddivisione dei guadagni. L’operazione era stata condotta dal Ros di Catanzaro e nasce da un troncone della più nota operazione “Decollo” del 2004. La raffineria per la cocaina era stata scoperta in un casolare di campagna a Panaia di Spilinga di proprietà del vibonese Domenico Cino. 

Nel corso delle indagini, i carabinieri del Ros sono arrivati a sequestrare sino a 600 chili di cocaina, sbarcata in diversi porti, fra i quali anche quello di Gioia Tauro. La scelta del rito abbreviato ha comportato lo sconto di pena di un terzo. Nel collegio di difesa gli avvocati: Gianluca Riitano (per i fratelli Cortese), Sergio Rotundo, Mariantonietta Iorfida, Giovanni Oliverio, Vincenzo Cicino.

di Giuseppe Baglivo

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