giovedì,Aprile 18 2024

Un calvario lungo 9 mesi. Ma Maria Antonietta Rositani non ha mai smesso di lottare

La donna dopo aver subito la crudeltà del suo aguzzino chiede «una pena esemplare affinché un uomo prima di decidere di toglierle la vita ad una donna sia consapevole che in quello stesso giorno finirà anche la sua»

Un calvario lungo 9 mesi. Ma Maria Antonietta Rositani non ha mai smesso di lottare

«E con oggi sono 9 lunghi mesi di ricovero presso l’ospedale di Bari, quanta sofferenza ho passato e sto passando, cerco di darmi forza giorno dopo giorno ma spesso mi capita di non riuscire a reagire, vuoi la paura il dolore la stanchezza non lo so nemmeno io, Dio è il mio compagno il mio amico, colui che mi ascolta, colui al quale chiedo aiuto quell’aiuto che già più volte mi ha dato. Come ho già detto più volte io nel mio cuore ho perdonato colui che mi voleva morta, perché se Dio perdonò i suoi crocifissori io non posso che prendere il suo esempio, però con questo non voglio che non sia fatta giustizia, anzi chiedo giustizia il 20 Gennaio giorno del processo».

Il calvario di Maria Antonietta Rositani dura da 9 lunghi mesi, fatti di angosce, paure e sofferenze e le sue parole affidate a un post su Facebook parlano chiaro: non si è arresa e non ha intenzione di farlo. Con la resilienza che tutti hanno imparato a conoscere ed apprezzare questa donna coraggiosa ha abbattuto i muri della paura e, dopo essersi esposta a livello nazionale, torna a chiedere giustizia a quasi un mese dal processo. Ormai poche settimane la separano da un verdetto che, dopo aver perdonato il suo aguzzino, le daranno quel senso di pace che ancora oggi cerca.

Maria Antonietta non ha mai smesso di lottare e ancora oggi, non più con un filo di voce, ma con la tenacia di una donna che sfidato la morte, torna a chiedere «giustizia per me per i miei figli per la mia famiglia e per tutti voi che mi siete stati accanto, chiedo una pena esemplare affinché un uomo prima di decidere di toglierle la vita ad una donna sia consapevole che in quello stesso giorno finirà anche la sua,basta con questi ladri di vite, basta la vita solo Dio c’è la può togliere nessun’ altro, e voi donne vi prego non abbiate paura denunciate chiedete aiuto e incominciate a riprendervi la vostra vita .Io sarò con voi e per voi per noi lotterò».

Diventa testimone di speranza Maria Antonietta, una donne che, come tante purtroppo, ha vissuto la violenza mascherata da amore. Diffonde il suo coraggio e prova a tradurre quel timore che lei riconosce bene sperando possa trasformarsi in coraggio e in denuncia prima che sia troppo tardi. L’appello è ancora una volta rivolto alla giustizia e a tutte le donne affinché abbiano la forza di salvarsi.

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