Bufera di acqua e vento su Reggio. Tromba d’aria sul porto di Gioia
Attività in tilt nello scalo della Piana: alberi caduti, contenitori spostati e fulmine sulle gru. Si temono forti mareggiate sulla costa tirrenica fra Scilla e Bagnara
Una vera e propria bufera di acqua e vento si è abbattuta in nottata a Reggio Calabria e nel suo hinterland. Enormi i disagi per chi si è dovuto mettere in viaggio. Preoccupa seriamente la condizione del mare sulla fascia tirrenica, soprattutto in prossimità delle coste di Scilla e Bagnara dove si temono delle mareggiate, con onde che potrebbero raggiungere anche i sei metri. Per tale ragione, questa mattina, il sindaco bagnarese Frosina ha disposto la chiusura delle scuole. Criticità dovute al maltempo segnalate anche a Palmi, nella zona marina della Tonnara. Il centro multirischi dell’Arpacal ha registrato raffiche di vento fino a 120 chilometri orari nella zona di Motta San Giovanni.
Grandi disagi anche al Porto di Gioia Tauro dove, al momento, il lavoro all’interno del terminal risulta impossibile a causa dei fortissimi venti che stanno bloccando le gru. Addirittura nella nottata, i dipendenti Mct hanno sentito un forte boato provocato da un fulmine che ha danneggiato una delle grandi gru in funzione all’interno del porto. Nella notte è stato necessario l’intervento dei vigili del fuoco per rimuovere un albero che era caduto all’interno dello scalo impedendo il regolare deflusso di una delle strade principali. La zona, messa in sicurezza degli uomini della Gioia Tauro Port Security, è stata poi liberata dai pompieri che hanno pazientemente tagliato i rami. Proprio al Porto di Gioia una nave porta macchine ormeggiata, a causa del maltempo ieri sera ha spezzato gli ormeggi traversandosi nel bacino portuale. Il tempestivo intervento della Capitaneria ha scongiurato il verificarsi di danni a persone, nonché ad infrastrutture.
Da quel che si apprende, poi, all’interno del terminal Mct diversi sarebbero anche i container spostati dal vento e caduti. In questi minuti è in corso una vera e propria tromba d’aria con il blocco di tutte le attività.
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