Siclari si difende: «Ho sempre tutelato l’interesse della città»
Il primo cittadino risponde alle domande del gip e spiega le sue scelte. Per il posto di lavoro del figlio della consigliera, i legali sicuri: «Non ci fu alcuna promessa»
Si è difeso rispondendo a tutte le domande, il sindaco di Villa San Giovanni, Siclari, davanti al gip di Reggio Calabria.
Nella giornata di ieri l’interrogatorio di garanzia dopo la misura cautelare degli arresti domiciliari disposta per la vicenda corruttiva che vede indagato il primo cittadino villese. I suoi legali Nico D’Ascola e Vincenzo Siclari hanno anche depositato una memoria con diversa documentazione che gli stessi avvocati hanno definito molto interessante. Il giudice si è riservato la decisione sull’istanza di revoca della misura cautelare. «Noi pensiamo che Siclari abbia chiarito la sua posizione – affermano i due legali. Per quanto ci riguarda, è emerso che il sindaco ha sempre tutelato l’interesse della città. Tutti gli atti compiuti, come quello relativo al piazzale Anas, sono stati fatti per trovare un introito maggiore all’ente, poiché, con la mancanza dell’Ecopass, il Comune di Villa è in forte sofferenza economica ed è proprio questo che si intendeva compensare attraverso il piazzale».
Anche per quanto concerne la vicenda del posto di lavoro del figlio della consigliera di minoranza, Lina Vilardi, i legali si dicono sereni: «Non c’è mai stata una promessa di lavoro, ma solo la segnalazione per un colloquio. Quel che è avvenuto dopo il colloquio – rimarcano i legali – Siclari non lo sa né si è interessato a saperlo».
Anche i manager della Caronte&Tourist, Antonino Repaci e Rino Famiani, hanno risposto alle domande del giudice. Per loro, però, è arrivata prima l’ufficializzazione delle dimissioni dalle cariche sociali. Una mossa che potrebbe consentire il venir meno delle esigenze cautelari.