venerdì,Marzo 29 2024

Ospedale di Locri, turni massacranti: medico colto da malore

Triage chiuso, personale ridotto all'osso e tac smontata. Notte di Natale da incubo: la denuncia del sindaco Calabrese

Ospedale di Locri, turni massacrante: medico colto da malore. La denuncia sui social da parte del dottore viene ripresa dal sindaco Giovanni Calabrese che, in sintesi, racconta «Una notte (di Natale!) di straordinaria follia al pronto soccorso dell’Ospedale della Locride. Triage chiuso e personale ridotto all’osso. Smontata la vecchia tac e non ancora in funzione la nuova! Medico in servizio al pronto soccorso, dopo una massacrante e stressante notte di lavoro, va in tilt e diventa paziente dello stesso reparto». E successo all’Ospedale di Locri la notte di Natale, prosegue Calabrese «Carenza di personale associata ad una demenziale gestione delle risorse umane in servizio hanno causato l’ennesimo disservizio per gli utenti e una notte da incubo per il povero e disperato personale sanitario rimasto in servizio. Ancora una volta si palesa l’incapacità della direzione sanitaria che non è in grado di gestire la situazione d’emergenza venutasi a creare e che ormai rappresenta la regola e non l’eccezione.

Tutto ciò denunciato sui social da un medico, in servizio la notte della vigilia di natale, diverse ore prima di finire al tappeto per “ko tecnico”». Era stato lo stesso medico a raccontare dal suo profilo Facebook: «Si lavora notte di Natale, senza triage e senza cambio domani mattina. La direzione sanitaria dell’ospedale di Locri firma ferie a 3 medici (dei 9 che siamo) per il 25 dicembre e noi domani mattina non possiamo smontare. Prima me ne vado da questo ospedale e meglio è!». E il sindaco riprende la fotografia dei fatti: «Turni massacranti e condizioni di lavoro inaccettabili che hanno portato lo stesso medico ad una condizione di stress tale da dover far richiesta di cure del personale dello stesso pronto soccorso. Il professionista in servizio al 118 e distaccato al pronto soccorso dell’ospedale è passato in un attimo da medico a paziente. Infatti il sanitario è stato colto da un lieve malore e dopo le necessarie cure è stato mandato a casa in convalescenza per sette giorni». Ma non è tutto. «Altro episodio gravissimo accaduto ad una signora rimasta “parcheggiata” al pronto soccorso dalle 9.00 del 24 dicembre e trasferita a Polistena per poter fare una tac solo alle 21.30 dello stesso giorno. Purtroppo la “vecchia” tac è stata smontata e la “nuova” non è ancora entrata in funzione. Queste le mortificazioni che dobbiamo subire – chiude Calabrese – a causa di una scadente classe politica che continua a proteggere incapaci e incompetenti a scapito della collettività che ne paga le conseguenze».

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