venerdì,Aprile 19 2024

Calabria, dopo la violenza mafiosa c’è quella sulle donne

Il dato sconcertante emerge durante la presentazione del report finale dell'osservatorio regionale sulla violenza di genere. Il documento è stato illustrato nella sala Levato del consiglio regionale della Calabria

Calabria, dopo la violenza mafiosa c’è quella sulle donne

Una fotografia riguardante la violenza di genere in Calabria. Un fenomeno devastante, il secondo in regione per numeri, dopo le violenze di tipo mafioso. Questa mattina la presentazione del video che documenta l’attività svolta dall’osservatorio nei sedici mesi di vita. Dentro vi sono anche interviste alle vittime e contributi da parte degli operatori specializzati. L’occasione, però, è propizia anche per guardare al futuro ed a chi dovrà presto arrivare a governare la Calabria.  

L’Osservatorio regionale sulla violenza di genere ha presentato oggi il report finale. Il documento è stato illustrato nella sala Levato del consiglio regionale della Calabria. Si tratta del report delle attività svolte dall’organismo nei suoi sedici mesi di funzionamento attraverso un video che descrive le azioni svolte, riporta interviste di familiari di vittime di violenza, contributi del questore Maurizio Vallone, del comandante dei carabinieri Giuseppe Battaglia, da operatori dei centri e delle associazioni impegnati nel contrasto alla violenza di genere in Calabria che hanno collaborato con l’osservatorio. Sono state, inoltre, formulate proposte ed indicazioni al nuovo governo regionale che sarà eletto tese a migliorare il sistema di contrasto alla violenza di genere in Calabria.

Giovanna Cusumano

Sono intervenuti Mario Nasone e Giovanna Cusumano, rispettivamente coordinatore e vice coordinatore dell’osservatorio. «Oggi siamo qui anche per lanciare delle proposte a chi andrà a governare la Calabria – ha spiegato Nasone – Ormai è chiara la gravità del fenomeno, abbiamo capito, grazie l’attività che abbiamo portato avanti, dove bisogna intervenire, per cui ora chiediamo che la regione Calabria investa su questo campo facendo scelte concrete».

E mentre Nasone lancia un appello accorato ai candidati, il questore Maurizio Vallone traccia un bilancio che serve da sporne a intervenire sotto tutti i punti di vista.

«Abbiamo moltissimi casi d’interventi per violenza domestica, stalking e altri reati di questo genere. Bisogna intervenire su tutti i livelli, prevenzione e legislazione ad esempio ma non va trascurata la fase finale delicatissima e molto importante dell’assistenza alla vittima. Il codice rosso è stato un grande passo in avanti ma tanti altri ce ne sono da compiere».

Il sussidio audio visivo, è stato presentato dal giornalista Sergio Conti dell’agenzia Iamu che lo ha curato , ed è stato messo a disposizione dei mezzi di informazione, delle scuole, delle forze dell’ordine e delle associazioni come strumento di informazione e sensibilizzazione sulla tematica.

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