giovedì,Aprile 18 2024

La masso-mafia calabrese vuole uccidere Nicola Gratteri. Pronto un attentato

l sistema del malaffare, colpito mortalmente con le ultime inchieste, alza il tiro e punta ad eliminare il procuratore di Catanzaro o farlo trasferire per ragioni di sicurezza. Il killer sarebbe già assoldato, mentre arrivano ulteriori e severissime misure di sicurezza

La masso-mafia calabrese vuole uccidere Nicola Gratteri. Pronto un attentato

Di Consolato Minniti e Alessia Candito

L’ordine è perentorio: uccidere il procuratore della Repubblica di Catanzaro, Nicola Gratteri. E questa volta, stando a quanto trapela, la sentenza di morte non prevede appello.

Anzi, le cosche calabresi si sarebbero già mosse. Tutte compatte per non fallire l’obiettivo: chiudere la bocca, una volta per tutte, a quel magistrato che ha messo in ginocchio il sistema massonico-mafioso che da decenni ammorba la Calabria.

C’è un nuovo piano, dunque, per far fuori Nicola Gratteri. Lo sanno bene i componenti del comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica di Catanzaro che, solo pochi giorni fa, si sono riuniti in Prefettura con un unico punto all’ordine del giorno: alzare in maniera decisa le misure a protezione del capo della Dda di Catanzaro. L’indicazione che giunge alle più alte istituzioni locali è particolarmente allarmante: le più temibili consorterie ‘ndranghetistiche avrebbero anche designato il killer che dovrebbe far fuori il magistrato calabrese. Per questo al Procuratore sono state date nuove macchine corazzate che permettono di garantire una più alta sicurezza anche in caso di attentato attraverso esplosivi ad alto potenziale. Ma non solo. Sono anche altre le misure adottate e che, ovviamente, rimangono riservatissime.

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