Vincenzo Cordì fu bruciato vivo in auto. Risolto l’omicidio. Arrestati moglie, figlio di lei e amante – NOMI E DETTAGLI
La donna, al fine di depistare le indagini, ha tentato di far credere agli inquirenti che il compagno si fosse suicidato
Stamattina, dopo una serrata attività d’indagine, i Carabinieri della Compagnia di Roccella Jonica hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip presso il Tribunale di Locri su richiesta della locale Procura della Repubblica nei confronti degli autori dell’omicidio di Vincenzo Cordì.
Tre le persone arrestate: Susanna Brescia, classe ’77, moglie di Cordì, disoccupata con precedenti per reati contro la pubblica fede e il patrimonio; Francesco Sfara, classe ’98, figlio di un precedente matrimonio della donna, disoccupato, con precedenti di polizia per reati contro il patrimonio; Giuseppe Menniti, classe ’79, operaio, pregiudicato per reati in materia di stupefacenti e con precedenti di polizia per reati contro la pubblica fede, legato da una relazione sentimentale con la Brescia.
Le indagini hanno consentito di accertare che, nella tarda serata dell’11 novembre scorso Susanna Brescia, con l’inganno, ha dapprima condotto Vincenzo Cordì in località Scialata del comune di San Giovanni di Gerace e, successivamente, con il concorso di Francesco Sfara e Giuseppe Menniti lo ha tramortito, cosparso di benzina e gli ha dato fuoco all’interno della sua autovettura Fiat 16.
La donna, al fine di depistare le indagini, ha tentato di far credere agli inquirenti che il compagno si fosse suicidato a causa del periodo di depressione che stava attraversando.
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