mercoledì,Aprile 24 2024

Treno deragliato a Lodi, altri 12 indagati. C’è anche il numero uno di Rfi

Finisce nel registro degli indagati l'amministratore delegato di Rfi, Maurizio Gentile. Nell'incidente ferroviario morirono due macchinisti, fra cui il reggino Giuseppe Cicciù

Treno deragliato a Lodi, altri 12 indagati. C’è anche il numero uno di Rfi

C’è anche l’amministratore delegato di Rfi, Rete ferroviaria italiana Maurizio Gentile tra i nuovi indagati della Procura di Lodi per l’incidente del Frecciarossa 1000 che il 6 febbraio scorso è deragliato a Ospedaletto Lodigiano provocando la morte di due macchinisti: Giuseppe Cicciù e Mauro Di Cuonzo. I nuovi indagati avranno la possibilità di partecipare ai prossimi accertamenti irripetibili che sono previsti per il fine settimana. Le indagini tengono conto anche degli organigrammi funzionali delle due società coinvolte, Rfi e Alstom Ferroviaria.

A confermalo il procuratore della Repubblica di Lodi in merito al disastroso incidente ferroviario. Il numero degli indagati sale così a 18 dopo i 5 addetti alla manutenzione di Rfi, l’ad di Alstom Ferroviaria Michele Viale e l’azienda Rfi per l’ipotesi di responsabilità amministrativa.

«Gli indagati sono in parte dipendenti della società che gestisce la rete ferroviaria e in parte di quella che risulta aver prodotto il pezzo risultato, all’apparenza, difettoso» ha spiegato il procuratore della Repubblica Domenico Chiaro. È ora iscritta nel registro degli indagati anche l’azienda Alstom e non solo l’ad, ovvero la società che ha prodotto l’attuatore numero 5, quello avrebbe fatto deragliare il convoglio. A oggi, quindi, per il deragliamento del treno risultano indagate 18 persone e 2 società».

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