giovedì,Aprile 18 2024

Reggio, arrestato il dirigente comunale Manglaviti: cimitero di Modena in mano ai Rosmini

Per la Dda il funzionario, finito ai domiciliari, avrebbe avuto un ruolo chiave per la cosca permettendo il monopolio all'interno del cimitero, dove gli esponenti del clan aveva base logistica

Su disposizione della Direzione Distrettuale Antimafia di Reggio Calabria, gli investigatori della Squadra Mobile hanno arrestato alcuni elementi di vertice e componenti della cosca Rosmini [Giordano Francesco, Alampi Nicola, Crisalli Salvatore Claudio inteso “Peppe”] e Zindato [Missineo Demetrio, Richichi Rocco], nonché il Dirigente Responsabile pro tempore dei servizi cimiteriali del Comune di Reggio Calabria Carmelo Manglaviti, ritenuto responsabile di aver favorito la cosca Rosmini nei processi di imposizione del monopolio sui lavori edili all’interno del cimitero di Modena, assurgendo ad uomo chiave nello scacchiere del sodalizio criminale. Il funzionario comunale è accusato di aver permesso al referente imprenditoriale della cosca Francesco Giordano e agli altri sodali Salvatore Claudio Crisalli inteso “Peppe” e Massimo Costante di operare indisturbati – senza essere titolari di alcuna ditta – nella realizzazione di ogni lavoro edile all’interno del cimitero di Modena, consegnando sostanzialmente agli uomini della cosca Rosmini l’intero plesso cimiteriale, mettendo a loro disposizione i suoi sottoposti e la sede degli uffici comunali, all’interno del cimitero, che di fatto era diventata la base amministrativa degli uomini dei Rosmini [Giordano Francesco e Crisalli Salvatore Claudio] dove, questi ultimi, in diverse occasioni, ricevevano clienti, stipulavano accordi, formalizzavano vendite con i privati cittadini che richiedevano interventi edili all’interno della struttura cimiteriale.

L’arresto è avvenuto nell’ambito dell’inchiesta che ha colpito le cosche Rosmini e Zindato.

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