giovedì,Marzo 28 2024

Diamanti, orologi e oggetti di lusso. Sequestro da oltre 1 milione di euro a Reggio Calabria

I beni riconducibili a soggetti appartenenti ad un'associazione a delinquere finalizzata alla truffa aggravata mediante la raccolta e gestione di risparmi

Diamanti, orologi e oggetti di lusso. Sequestro da oltre 1 milione di euro a Reggio Calabria

Lo scorso 27 maggio è stata data esecuzione a un decreto di sequestro preventivo emesso, su richiesta della Procura della Repubblica, di Reggio Calabria diretta da Giovanni Bombardieri, dal Gip presso il locale Tribunale, per un valore complessivo di circa 1.500.000 di euro nei confronti di 3 soggetti appartenenti ad una associazione a delinquere finalizzata alla commissione di delitti di truffa aggravata mediante la raccolta e gestione di risparmi, la vendita di strumenti finanziari fasulli ed a struttura piramidale, in assenza delle prescritte autorizzazioni in danno di oltre un centinaio di risparmiatori dislocati su tutto il territorio nazionale. Nel registro degli indagati per associazione a delinquere Pasquale Caridi, 50 anni, Gabriella Maria Ellade (compagna di Caridi) di 37 anni e Andrea Napoli di 47 anni, mentre a Enrico Surace, di 53 anni, la Procura contesta il reato di truffa.

I malcapitati clienti, infatti, con la falsa promessa di un investimento finanziario sicuro, a breve termine e dagli elevati ritorni economici, venivano introdotti dagli indagati in meri schemi piramidali di nuova generazione – i cd. “Nuovi Ponzi” –  che, di fatto, hanno consentito ai sodali di impossessarsi illecitamente di ingenti capitali. Gli indagati, inoltre, facevano sottoscrivere polizze assicurative fittizie a garanzia degli investimenti incoraggiando cosi i potenziali clienti a stipulare i predetti strumenti finanziari.

Durante l’operazione condotta dalle Fiamme Gialle è stata data esecuzione anche a un decreto di perquisizione locale emesso, nei confronti dei tre principali indagati, da parte di Marco Lojodice – Sostituto Procuratore della Procura della Repubblica di Reggio Calabria, coordinato dal Procuratore Aggiunto Gerardo Dominijanni.

Nel corso delle perquisizioni condotte in Reggio Calabria, i militari delle Fiamme Gialle hanno individuato – nelle immediate adiacenze dell’abitazione del principale indagato – un terreno agricolo con annesso fabbricato rurale risultato nella piena disponibilità dell’indagato, ove erano collocate due casseforti blindate ad armadio di grandi dimensioni.

All’interno delle casseforti i militari operanti hanno così rinvenuto 51 diamanti di diverse carature, 125 orologi di pregio (tra cui Rolex, Cartier, Patek Philippe, Tudor, Eberhard, Omega, Breitling e Longines),  3.398 monete (tra cui 3.368 medaglie commemorative in bronzo) 624 pezzi tra anelli, bracciali, pendenti, orecchini, accendini, collane, spille e pietre preziose, il cui valore complessivo, in corso di valutazione, ammonterebbe a circa € 1.000.000,00.

In relazione al possesso di tali beni di notevole valore, l’indagato non è stato in grado di fornire nell’immediatezza una adeguata giustificazione. Pertanto, sussistendo l’ipotesi delittuosa di ricettazione in capo all’indagato, i militari della Guardia di Finanza hanno proceduto all’immediato sequestro di tutti i preziosi rinvenuti durante l’operazione mettendoli a disposizione della Procura della Repubblica di Reggio Calabria che, condividendo “in toto” l’operato delle Fiamme Gialle, ha proceduto alla successiva convalida.

Peraltro continuano a pervenire alle Fiamme Gialle di Reggio Calabria numerose segnalazioni da parte di privati cittadini che – a seguito delle immagini video diffuse dai mezzi di informazione – avrebbero riconosciuto tra i preziosi oggetto di sequestro taluni beni di loro proprietà già oggetto di denuncia di furto.

Le attività, svolte anche mediante l’ausilio del cash dogDaba” – unità cinofila addestrata alla ricerca di valuta – hanno riguardato gli immobili nella disponibilità degli indagati, di cui 3 ubicati in Reggio Calabria e 2 in Padova.

Nell’ambito della medesima operazione “LE PIRAMIDI”, i finanzieri hanno inoltre rinvenuto presso altra abitazione, 8 armi bianche (tra cui coltelli da caccia, coltello “ninja”, pugnali e tirapugni) detenute dal fratello di uno degli indagati, in assenza della prescritta comunicazione all’Autorità di P.S..

Il soggetto è stato pertanto deferito alla locale Autorità Giudiziaria e le armi sono state sottoposte a sequestro probatorio, in seguito convalidato dall’A.G., anche al fine di garantire la tutela della sicurezza dei cittadini.

L’attività di servizio testimonia l’alto livello di attenzione operativa e la perfetta sinergia tra il Comando Provinciale di Reggio Calabria e del Nucleo Speciale di Polizia Valutaria – componente Speciale del Corpo –  quotidianamente impegnati, con perfetta coesione, nell’esecuzione delle molteplici attività istituzionali.

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