giovedì,Aprile 25 2024

Appalti al Comune e comitato d’affari, chiusa l’inchiesta “Rhegion”: 23 indagati

Reggio Calabria, la Dda contesta l'esistenza di un gruppo d'affari in cui figurano, fra gli altri, l'avvocato Paolo Romeo e l'ex dirigente comunale Marcello Cammera. Tutte le accuse contestate

Appalti al Comune e comitato d’affari, chiusa l’inchiesta “Rhegion”: 23 indagati

di Alessia Candito – Chiuse le indagini per l’inchiesta Rhegion, che ha svelato come fino allo scioglimento per mafia del Comune di Reggio Calabria fossero gli uomini dei clan a governarne la macchina amministrativa. E a beneficiarne sono state anche veri e propri comitati d’affari e multinazionali come il colosso spagnolo Accion Agua.

In queste ore, avvisi di garanzia sono stati recapitati a tre società, inclusa a holding spagnola, e 20 persone, fra cui figurano anche Paolo Romeo, attualmente imputato nel processo Gotha come elemento di vertice della direzione strategica della ‘Ndragheta  e Marcello Cammera, accusato nel medesimo procedimento di essere il suo braccio operativo all’interno della macchina comunale. Uno schema che torna anche nell’inchiesta Reghion.

Per il pm Stefano Musolino, che con il coordinamento del procuratore capo Giovanni Bombardieri, ha diretto le indagini, Romeo, nascosto dietro le ditte dell’imprenditore Barbieri, avrebbe incassato appalti e lavori. Tutto grazie al “fido” dirigente Marcello Cammera, che si sarebbe prodigato di aggiustare gare e assegnazioni di ogni genere e tipo, incluso quelle per completamento, ottimizzazione e gestione della depurazione.

Un appalto da quasi 260milioni di euro, con l’aiuto del funzionario comunale Bruno Fortugno, cucito addosso alla Rti formata dalla Idrorhegion Scarl, partecipata dagli imprenditori romani Domenico Barbieri e Alberto Scambia, e dal colosso Accion Agua. Ma i due, sostengono i magistrati, non erano che l’espressione più visibile di un vero e proprio comitato d’affari creato al fine di «commettere una serie indeterminata di delitti, volti ad amplificare illecitamente profitti che le imprese riferibili ad Alberto Scambia, Domenico Barbieri e Luigi Patimo perseguivano nelle loro relazioni con la Pubblica Amministrazione». In qualità di rappresentante sostanziale della multinazionale Accion Agua, anche l’ex liquidatore di Sorical e capo dei socialisti calabresi è indagato per associazione a delinquere e altri reati, perché – sostengono i magistrati –  in tutto e per tutto parte di quel comitato d’affari che ha trasformato i servizi alla comunità in un personalissimo bancomat. Stesse accuse che dovrà affrontare l’ex senatore di An, Domenico Kappler, fino a qualche tempo fa amministratore delegato della società pubblica Risorse per Roma Spa – società in house partecipata interamente da Roma Capitale per gestire le attività di alienazione del patrimonio immobiliare capitolino.

In altri casi invece, da responsabile unico del procedimento Cammera si impegnava a chiudere un occhio. È successo ad esempio per i lavori di riqualificazione del corso Garibaldi, affidati all’imprenditore Francesco Siclari (indagato) cui è stato permesso di violare bellamente le rigide prescrizioni della Soprintendenza dei Beni Architettonici in cambio della promessa di supporto elettorale al fratello Antonio e del pagamento del costo di alcune stampe. Insieme Giuseppe Arena (indagato), l’ingegnere della Agp Costruzioni, affidataria dell’appalto di riqualificazione dell’area urbana comprendente il Lido Comunale “Genoese Zerbi” di Reggio Calabria, Cammera avrebbe invece tentato di indurre la Soprintendenza a modificare le rigide prescrizioni inserite nel disciplinare tecnico. Per l’amica Teresa Munari, anche lei indagata, invece si è occupato di mettere le carte a posto, simulando di avviare dei lavori di ammodernamento di un appartamento, in realtà già conclusi.

Tutti quanti sono a vario titolo coinvolti nell’inchiesta, che fra gli indagati vede anche Massimo Falco, Sergio Lucianetti, Fortunato Martino, Ivano Papasergio, Mario Scambia, Vincenzo Schirinzi, Gianfranco Volpe e le società Accion Agua Servicios, Idrorhegion e Idrosur.

L’elenco degli indagati

  1. Arena Giuseppe Antonio detto “Pino”
  2. Barbieri Domenico detto “Mimmo”
  3. Cammera Antonio Franco detto “Toni”
  4. Cammera Marcello Francesco Antonio
  5. Falco Massimo
  6. Fortugno Bruno
  7. Gregorace Anna Maria
  8. Incarnato Luigi
  9. Kappler Domenico
  10. Lucianetti Sergio
  11. Martino Fortunato
  12. Munari Teresa
  13. Papasergio Ivano
  14. Patimo Luigi
  15. Romeo Paolo
  16. Scambia Alberto
  17. Scambia Mario
  18. Schirinzi Vincenzo detto “Enzo”
  19. Siclari Francesco
  20. Volpe Gianfranco
  21. Acciona Agua servicios s. l.
  22. Idrorhegion scarl
  23. Idrosur srl

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