giovedì,Aprile 25 2024

Odio e ingiurie a Maria Antonietta Rositani, per Facebook si può fare. La denuncia del Comitato di sostegno

Il Comitato è pronto ad agire presso i Ministeri e Autorità Competenti per la condotta diffamatoria, offensiva e perdurante posta in essere dal post pubblicato su Facebook quale mezzo potenzialmente in grado di coinvolgere un numero indeterminato

Odio e ingiurie a Maria Antonietta Rositani, per Facebook si può fare.                                                                 La denuncia del Comitato di sostegno

Un post offensivo e diffamatorio è stato pubblicato su Facebook, a danno di Maria Antonietta, successivo alle dichiarazione che la stessa  aveva fatto sulla partecipazione del cantante Junior Cally al Festival musicale di Sanremo  e che riporta, le seguenti testuali parole” ma vaffanculo troia di merda il rap è cosi’ se non lo accetti non ascoltare”.

Il comitato nato a sostegno della Rositani evidenzia come «Nonostante le denunce effettuata alla Polizia Postale dal comitato e nei giorni scorsi anche dalla famiglia, ad oggi quel post è ancora li’. E’ stato segnalato anche a Facebook quale post che incita allodio e alla violenza, ma in data 21 settembre Facebook risponde che il post non rientra tra i loro standard per la rimozione.  Questa è la risposta di facebook: “Siamo consapevoli che il contenuto potrebbe risultare offensivo o doloroso- Facebook è una community globale: le persone si esprimono in modi diversi, ma noi rimuoviamo esclusivamente, i contenuti che non rispettano i nostri standard”.

Il Comitato è pronto ad agire presso i Ministeri e Autorità Competenti per la  condotta diffamatoria, offensiva e perdurante posta in essere dal post pubblicato su Facebook quale mezzo potenzialmente in grado di coinvolgere un numero indeterminato di persone a danno di Maria Antonietta Rositani. Il comitato esprime solidarietà e vicinanza alla Rositani scossa e amareggiata dalla vicenda, ancora ricoverata all’ospedale metropolitano di reggio calabria dove sta combattendo la sua battaglia per ritrovare condizioni di salute minime.

  Il comitato che ha avviato una raccolta fondi per permetterle di potere fare fronte alle costosi spese di chirurgia plastica e di altri interventi a cui dovrà essere sottoposta. Il comitato preannuncia una conferenza stampa nella quale ringrazierà le  associazioni e i singoli cittadini  che hanno donato chiedendo l’anonimato e che hanno permesso di costituire un primo fondo che è nella disponibilità della famiglia Rositani. Il comitato riprenderà la raccolta fondi attraverso   la piattaforma dedicata  di banca etica.

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