martedì,Aprile 23 2024

Femminicidio a Montebello, il killer si autocurava la depressione

L'infermiere in pensione, interrogato per tutta la notte, sospettava tradimenti. Lunedì l'autopsia sul corpo della vittima

Femminicidio a Montebello, il killer si autocurava la depressione

A Montebello Jonico ieri sera si è consumata una vera e propria tragedia. Per la seconda volta il piccolo comune dell’area grecanica si è fermato attonito di fronte a un caso di femminicidio. I Carabinieri sono intervenuti nella frazione Zuccarà nella piccola contrada Acone dove il sessantanovenne Carmelo Minniti ha brutalmente ucciso la moglie a colpi d’ascia. È stato lui stesso dopo averla colpita a chiamare i carabinieri per costituirsi e il figlio che vive a un chilometro di distanza dalla casa dei genitori. Anche lui è stato sentito dagli investigatori nel tentativo di ricostruire il contesto in cui è maturata la tragedia. Anche la figlia è stata avvertita la figlia della coppia che si trovava a Londra e sta rientrando.

La vittima è Concetta Liuzzo, che di anni ne aveva sessanta. Gli inquirenti hanno effettuando tutti i rilievi del caso e l’uomo, dopo essere stato interrogato dal pm Nicola De Caria, già ieri sera è stato dichiarato in stato d’arresto. Minniti è un infermiere da poco in pensione. L’uomo si è detto pentito di aver ammazzato la moglie. È più volte scoppiato in lacrime davanti al magistrato a cui ha spiegato che da circa cinque anni si autocurava una depressione con psicofarmaci che nessun medico gli aveva prescritto. Ha confermato, inoltre, le liti con la moglie dovute alla sua gelosia e al sospetto, infondato, che la donna lo tradisse.

Stando alla sua versione si trattava di una vera e propria paranoia che in passato lo aveva portato addirittura a installare nella sua abitazione delle telecamere nel tentativo di sorprendere l’amante inesistente di Concetta Liuzzo. Stando alla ricostruzione dei carabinieri, coordinati dal procuratore aggiunto Gerardo Dominijanni e dal pm De Caria, al termine dell’ennesima lite, dopo una serata apparentemente tranquilla, la donna è stata colpita con l’ascia due volte in testa e una sul collo. La comunità di Montebello di è risvegliata ancora incredula nel commentare il terribile gesto.

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