giovedì,Aprile 18 2024

Drug Store, imputati assolti dopo 20 anni dall’inizio dell’inchiesta

Si è concluso davanti al Tribunale di Palmi il processo che vedeva imputate diverse persone di detenzione e cessione di droga

Drug Store, imputati assolti dopo 20 anni dall’inizio dell’inchiesta

Si è concluso il processo Drug Store che ha visto imputati, davanti al Tribunale di Palmi presieduto dalla dott.ssa Manuela Morrone e con a latere i giudici Francesco Iacinto e Pina Porchi, Giacchino Cananzi (difeso dall’avv. Stefania Gullo), Santo La Rosa (difeso dall’avv. Renato Vigna) Fondacaro Nicolino (difeso dall’avv. Andrea Alvaro), Giuseppe Brandimarte (difeso dall’avv. Domenico Ascrizzi), Alfonso Brandimarte (difeso dall’avv. Domenico Ascrizzi), Giovanni Ventre (difeso dall’avv. Giuseppe Alvaro), Rocco Careri (difeso dall’avv. Michele Iaria), Pasquale Fururi (difeso dall’avv. Giovanni Vecchio), Domenico Popolizio (difeso dall’avv. Antonino Napoli), Gianluca Corica (difeso dall’avv. Maria Teresa Caccamo), Salvatore De Gennaro (difeso dall’avv. Renata Zito), Claudio Spina (difeso dall’avv. Domenico Diano), Mario De Marco (difeso dall’avv. Mario Ruberto) e Sorbilli Giuseppe (difeso dall’avv. Diego Brancia).

Tutti gli imputati erano accusati, a vario titolo, di avere illecitamente detenuto e ceduto ingenti quantitativi di sostanze stupefacenti del tipo cocaina, eroina e marijuana ed in particolare Cananzi Gioacchino, Paolillo Gennaro, La Rosa Santo, Fondacaro Nicolino, Brandimarte Giuseppe, Brandimarte Alfonso, Ventre Giovanni e Popolizio Domenico venivano indicati quali organizzatori delle singole ipotesi di spaccio.

In seguito alla complessa istruttoria dibattimentale il P.M. dott. Vincenzo lanni aveva chiesto per Popolizio Domenico, Brandimarte Giuseppe e De Gennaro Salvatore la condanna alla pena di anni 6 ed euro 26.000 per ognuno mentre per gli altri imputati, previa derubricazione del reato, aveva chiesto la prescrizione ed in subordine l’assoluzione.

Il Tribunale accogliendo le tesi difensive, compresa l’eccezione formulata dall’avvocato Antonino Napoli di ne bis idem per Domenico Popolizio, già giudicato ed assolto per una condotta contestata anche nel presente processo, ha dichiarato non doversi procedere nei confronti di POPOLIZIO Domenico, con riferimento al fatto giudicato con una precedente sentenza pronunciata dalla Corte d’Apello di Reggio Calabria perché l’azione penale non doveva essere iniziata per bis in Idem ed ha assolto CANANZI Gioacchino, LA ROSA Santo, FONDACARO Nicolino, BRANDIMARTE Giuseppe, BRANDIMARTE Alfonso, VENTRE Giovanni, CARERI Rocco, FURULI Pasquale, POPOLIZIO Domenico (per le condotte residue), CORICA Gianluca, DE GENNARO Salvatore, SPINA Claudio, LUCCHETTA Fabio, DE MARCO Marco, SORBILLI Giuseppe e ORFANÒ Rosario Francesco, dai reati loro ascritti, perché il fatto non sussiste.

Dopo circa 20 anni, la prima iscrizione presso la Distrettuale Antimafia di Reggio Calabria risale al 2001, si è concluso con l’assoluzione di tutti gli imputati il giudizio ordinario.

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