venerdì,Aprile 19 2024

Centri antiviolenza Reggio Calabria, Mallamaci: «Aumentano le richieste d’aiuto»

Il centro “A. Morabito” segnala difficoltà che hanno affrontato le donne sole che lavorano e che hanno i figli da seguire nella dad

Centri antiviolenza Reggio Calabria, Mallamaci: «Aumentano le richieste d’aiuto»

Anche con la seconda chiusura per la pandemia è aumentato il numero delle donne che hanno chiesto aiuto, a Reggio Calabria, al centro antiviolenza “Angela Morabito”. Un’emergenza nell’emergenza che richiede risposte continue e rapide.

Come racconta Francesca Mallamaci del Centro antiviolenza casa rifugio “A. Morabito”: «Stanno arrivando e continuano ad arrivare tante richieste d’aiuto da parte delle donne perché il fenomeno è in crescita e le donne stanno prendendo maggior consapevolezza e chiedono aiuto, si rivolgono a noi per rappresentare le situazioni di violenza che stanno vivendo.

La chiusura delle scuole e la necessità di seguire i figli nella didattica a distanza è stata un’altra problematica che si è aggiunta per le donne lavoratrici che hanno lasciato casa e quindi anche parenti e amici che possano dar loro una mano coi figli.

«E si ritrovano da sole a vivere con i figli perchè magari non sono in situazioni di estremo rischio riguardo l’incolumità che hanno comportato l’inserimento in una casa rifugio. Questo comporta che le donne, nel momento in cui i loro figli, bambini piccoli sono a casa, e non possono rimanere da soli, si ritrovano di fronte ad una scelta drammatica. I lavori che hanno sono sempre in nero o precari, quindi non possono permettersi di lasciarli, ma non possono lasciare neanche questi bambini. Abbiamo cercato di dare delle risposte in questo senso tenendo noi i bambini».

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