giovedì,Aprile 25 2024

Distruzione stele Mazzetto, Cantarella: «Avevamo chiesto di spostarla nel 2015»

Il presidente dell’associazione culturale Sbarre – Centro Documentazione, aveva contattato l’amministrazione comunale per «prevenire»

Distruzione stele Mazzetto, Cantarella: «Avevamo chiesto di spostarla nel 2015»

Riceviamo e pubblichiamo:

Sarebbe facile, adesso, affermare che eravamo stati facili profeti, ora che il monumento a Massimo Mazzetto, opera dell’artista Pino Napoli, è stato distrutto. Nel giugno del 2015, quale Presidente dell’Associazione Culturale SBARRE – Centro Documentazione, avevo contattato l’Amministrazione Comunale per vedere di pervenire, approssimandosi la data del 18 giugno che ricorda la morte dello sfortunato giovane, allo spostamento della stele, da collocare dall’altra parte dell’impianto sportivo di Botteghelle, presso l’ingresso principale.

Avevo mandato una nota stampa alle principali testate on line, che così recitava : “Il 18 giugno ricorre il triste anniversario della morte di Massimo Mazzetto, giocatore della Viola. Al rione Sbarre, piazzale Botteghelle, la struttura del bus terminal ATAM ha definitivamente coperto il monumento che l’Amministrazione Comunale aveva realizzato, nel 1987, in ricordo di Massimo Mazzetto, costruendolo a ridosso della recinzione dell’impianto sportivo denominato “PalaBotteghelle”. Si tratta, per intenderci, di quell’impianto sportivo costruito in tempo di record nel corso dell’estate del 1983, con una struttura in prefabbricato, allorquando la Viola venne promossa in serie A2 del campionato di basket.  Massimo Mazzetto (Padova, 11 Aprile 1965 – Reggio Calabria, 18 Giugno 1986) è stato un giocatore di basket della Piero Viola, di ruolo playmaker, per un solo campionato, il 1985 – 1986, quando la Viola era già in serie A1. L’allenatore era Gianfranco Benvenuti, e Mazzetto stava in squadra con gente del calibro di Mark Campanaro, Kim Hughes, Donato Avenia e Massimo Bianchi. Al termine del campionato, Mazzetto, trenta presenze con la canottiera nero arancio, viene convocato nella Nazionale maggiore di basket per i mondiali 1986 in Spagna.

Il 17 giugno del 1986, di sera, Mazzetto cadde dalla ringhiera che si trova tra la via Reggio Campi e la sottostante strada che collega con la via Possidonea, dove si trova una semplice lapide che ricorda lo sfortunato giovane. A causa della terribile caduta, Mazzetto riportò gravi lesioni e fratture. Ricoverato in ospedale, non servirono a nulla le cure e la gara di solidarietà fra gli sportivi reggini per donare il proprio sangue: Mazzetto morì il giorno dopo. Da quel triste giorno, la Viola Basket ha ritirato la maglia n. 14 dalla propria squadra. La nostra proposta è questa: spostare il bassorilievo che ricorda Massimo Mazzetto in corrispondenza dell’altro ingresso del PalaBotteghelle, quello dal lato dell’edificio scolastico “Larizza”, in modo da renderlo più visibile, magari dopo un’accurata ripulitura. Ci sembra il minimo per non fare cadere la figura di Mazzetto “fra le cose dimenticate”, come scrive tragicamente la poetessa scillese Alba Florio nella sua struggente e meravigliosa poesia “Ninna nanna”.”

L’Associazione da me presieduta aveva richiesto lo spostamento del monumento per due ordini di motivi: il primo, dare maggiore visibilità al monumento stesso, visto che nella sua collocazione era rimasto nascosto dalla successiva costruzione dell’edificio ATAM; il secondo, sottrarlo al possibile vandalismo, attesa la presenza di bande di giovinastri che frequentavano il parco giochi (che fu, infatti, vandalizzato, poi chiuso, poi ripristinato ed infine, intitolato, come Parco Comunale Federica Cacozza in ottobre del 2016). Ero stato convocato alle ore 16 del 23 luglio del 2015 dal Presidente della Commissione Consiliare Permanente Politiche Sociali e del Lavoro, l’avvocato Antonino Nocera, per relazionare sulla proposta di spostamento. A questa audizione non vi era stato nessun seguito, e la stele era rimasta lì. Fino a ieri.

Prof. Giuseppe Cantarella Associazione Culturale SBARRE – Centro Documentazione

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