venerdì,Aprile 19 2024

Duplice omicidio Tavella-Nucera e interessi dei clan sul petrolio, se ne parlerà a “Fatti e misfatti” su TgCom24

Esclusiva di Klaus Davi nel corso della trasmissione condotta da Paolo Liguori, in onda alle 13.30. Ospite anche il nostro giornalista, Consolato Minniti

Duplice omicidio Tavella-Nucera e interessi dei clan sul petrolio, se ne parlerà a “Fatti e misfatti” su TgCom24

«Sono stati mio fratello Domenico e mio cugino Domenico figlio di mio zio Vincenzo i due Mimmi» in un drammatico colloquio del pentito Maurizio Lo Giudice (indagato ora per l’omicidio di Barbara Corvi) con l’allora  PM della Dda Reggina Francesco Mollace che cercò per diversi anni di ricostruire la vicenda e Antonio Greco Comandante nucleo operativo CC.  Il collaboratore di giustizia fece i nomi dei due, smentendo una sua stessa dichiarazione precedente che invece accusava del duplice delitto Cosimo Moschera, Michele Franco e i fratelli Morabito. Quell’interrogatorio fu importante anche per altre ragioni. Il Logiudice ammise che la scomparsa di Angela Costantino era riferibile alla propria famiglia. In secondo luogo rettificò alcune sbavature e dichiarazioni non precise rese nei mesi precedenti.

Del duplice omicidio di San Brunello avvenuto il 18 marzo 1990 parlerà in esclusiva Klaus Davi (che pubblica in esclusiva i verbali dell’interrogatorio) nel corso della trasmissione “Fatti e misfatti” TgCom24, canale 51, condotta da Paolo Liguori, in onda alle 13.30 (in replica stasera alle 20.30). Ospite anche il nostro giornalista, Consolato Minniti.

Si tratta di un colloquio di 22 anni fa il 1 marzo 1999.  Lo Giudice era pentito da poco e per sua stessa ammissione ‘frastornato’ dalla situazione psicologica. Nel colloquio il Lo Giudice ripercorre la vicenda. «Il padre di Raffaele Tavella aveva avuto rapporti con mio padre a cui avrebbe prestato dei soldi a usura. Me lo disse Pino Villani, padre del collaboratore di giustizia Consolato Villani».

Maurizio Lo Giudice racconta che «lui e suo nipote Fortunato Pennestrì erano stati mandati per vedere cosa era successo al bar Royal dove vedemmo una donna che puliva per terra le macchie del sangue siamo tornati indietro e abbiamo riportato quello che avevamo visto.  Da quel giorno Arturo Nocera da quando gli hanno ucciso il fratello non è più sceso a casa di mio padre».

Lo Giudice raccontò anche un retroscena «i nomi di Moschera Franco Murina e i fratelli Morabito erano stati tirati fuori per escogitare una tragedia affinché non fossero uccisi dicendo che erano stati gli Arcoti. Invece erano i due Lo Giudice che andavano in giro a sparare di testa sua anche su persone che non c’entrano niente con le guerre di mafia mio padre ha bocciato anche più di una volta le loro azioni come quella dell’uccisione del figlio di Giovanni Tavella hanno usato una Y10 rubata in quelle sparatorie sono stati più di uno a sparare dottore erano in tre. In sostanza i due Mimmi sarebbero stati colpevoli di entrambi gli omicidi quello di Nucera Bruno e Tavella Raffaele avvenuto a San Brunello il 18 marzo 1990. E il giorno 21 maggio 1990 viene ucciso per sfregio Giuseppe Cipolla io me lo ricordo come un bravo ragazzo non centrava niente in queste guerre». Secondo Logiudice tutti e tre gli omicidi appartenevano allo stesso disegno criminale. Una versione che probabilmente a distanza di 23 anni il pentito potrebbe guardare con occhi completamente diversi.

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