martedì,Aprile 23 2024

Processo “Xenia”, Lucano: «Preoccupante che il pm pensi alla mia candidatura»

L'ex sindaco di Riace commenta quanto accaduto durante il processo che lo vede imputato. De Magistris: «La politica non interferisca nel dibattimento in corso»

Processo “Xenia”, Lucano: «Preoccupante che il pm pensi alla mia candidatura»

«E’ una cosa assurda tutta questa storia. E’ un reato occuparsi di politica? Faccio parte di una sinistra antagonista, anticapitalista e antigiustizialista. Considero preoccupante il tentativo della procura di inserire nel processo una mia intervista in cui annuncio la mia candidatura. In questo modo non si riconoscono e non si rispettano i diritti costituzionalmente garantiti». Ad affermarlo è l’ex sindaco di Riace Mimmo Lucano, commentando quanto accaduto ieri nell’udienza del processo “Xenia” che si sta celebrando a Locri e che lo vede imputato per la gestione dei progetti di accoglienza. Prima della chiusura dell’istruttoria dibattimentale, il pm della Procura di Locri Michele Permunian ha chiesto di acquisire agli atti un articolo di alcune settimane fa in cui Lucano annunciava la sua candidatura alle prossime regionali al fianco del sindaco di Napoli Luigi de Magistris. La richiesta è stata rigettata dal presidente del tribunale Fulvio Accurso perchè «sono fatti che non ci riguardano ed estranei al processo».

«Mi riferisco – prosegue Lucano – al mio diritto di fare politica, di seguire i miei ideali che sono quelli di una giustizia sociale e di sperare in una Calabria libera dalle mafie e da ogni forma di oppressione. I nostri paesi sono paesi fantasma che stanno morendo. Quali sono le soluzioni? Non ho altri interessi. Mi chiedo se avere questi ideali è un reato. Ringrazio il presidente Accurso che ha evitato tutto questo ma non posso non chiedermi se l’atteggiamento della Procura nei miei confronti sarebbe stato lo stesso se fossi stato candidato con la Lega o con il centrodestra».

Dura la reazione anche dell’attuale sindaco di Napoli e candidato a governatore della Calabria Luigi De Magistris. «Abbiamo apprezzato la decisione del Tribunale di Locri che ha rigettato l’istanza – ha affermato – La politica non interferisca nel processo in corso a garanzia dell’autonomia e dell’indipendenza della magistratura e delle stesse garanzie difensive degli imputati. Grave anche, qualora fondato ciò che riportato dai media, che si provi ad inserire, come elemento a carico dell’imputato, un’intervista dal contenuto politico. Anche la libera manifestazione del pensiero politico deve essere preservata da ogni tentativo di strumentalizzazione. Ci vuole autonomia reciproca e rispetto reciproco tra magistratura e politica».

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