San Ferdinando, cittadinanza onoraria a Diego Trotta, Antonio Pirrottina e alla Stazione dei Carabinieri
Lo ha deciso l'amministrazione comunale che ieri ha consegnato, nel corso di una cerimonia alla presenza dei vertici provinciali delle forze dell'ordine, le pergamene celebrative ai due poliziotti servitori dello Stato
Cittadinanza onoraria al primo dirigente Diego Trotta e al sostituto commissario Antonio Pirrottina, poliziotti tuttora operativi nel commissariato di Gioia Tauro, nonché alla Stazione dei Carabinieri attiva in paese da 70 anni. È quanto ha deciso l’amministrazione comunale di San Ferdinando che ieri ha consegnato, nel corso di una cerimonia alla presenza dei vertici provinciali delle forze dell’ordine, le pergamene celebrative ai due servitori dello stato e al maresciallo superiore Francesco Vadalà in rappresentanza del comando locale della Benemerita.
È stato il sindaco Andrea Tripodi a leggere le varie motivazioni, collegate oltre che all’alto senso del dovere dimostrato dai nuovi cittadini onorari, dalla loro capacità di portare a termine delicate indagini anche nel territorio comunale, anche per via del loro impegno nell’assicurare il raffreddamento delle tensioni sociali via via prodotte in occasione degli scioperi dei portuali e delle manifestazioni di protesta dei migranti che occupano la tendopoli ministeriale. Alla cerimonia nella sala consoliera hanno presenziato il questore Bruno Megale e il colonnello Guerini, comandante provinciale dell’Arma, unitamente al capitano Andrea Barbieri che guida la Compagnia di Gioia Tauro. Una “festa” sobria, così l’ha chiamata il sindaco – che ha sottolineato l’importanza per la comunità di «manifestare apprezzamento e stare dalla parte della legalità» – inframezzata dal suono del violino della maestra Antonella Iannizzi.
Concludendo la cerimonia il prefetto Massimo Mariani ha testimoniato l’importanza di un gesto che «rende ancora più possibile e incoraggiante la piena collaborazione tra la popolazione e le forze dell’ordine nel superiore interesse di una reale liberazione dalla cappa mafiosa di questo che rimane un territorio assai complesso».