sabato,Aprile 20 2024

Madalina Pavlov, l’avvocato Gentile: «Ecco su cosa si concentrano le indagini»

Parla nuovo legale incaricato dalla madre della giovane morta nel 2012 pronto. E il caso finisce in tv a “Storie italiane”

Madalina Pavlov, l’avvocato Gentile: «Ecco su cosa si concentrano le indagini»

Si riaccendono i riflettori sul caso della morte mai chiarita di Madalina Pavlov. È Giuseppe Gentile il nuovo legale del caso dalla mamma della ragazza, Gabriella Cutulencu. L’avvocato Antonio La Scala seguirà invece l’ex marito di Gabriella, padre di Madalina, Ionel Pavlov.

Con il mandato all’avvocato Gentile, c’è stata anche la conferma della nomina delle tre consulenti del Crime Analyst team, formato da Mary Petrillo, psicologa e criminologa, coordinatrice nazionale, Rossana Putignano, psicoterapeuta, responsabile divisione Sud e Aida Francomacaro, psicoterapeuta esperta in psicologia forense. La nomina di Gentile è stata deposita lo scorso 1° giugno nella cancelleria di Alessandro Moffa, presso il quale è pendente il fascicolo.

Si tratta di un caso di cui era stata chiesta l’archiviazione, poi c’era stata la richiesta di opposizione all’archiviazione e la richiesta di ulteriori indagini. Madalina era stata trovata esanime ai piedi di un palazzo di via Buozzi a Reggio Calabria il 21 settembre del 2012. Dalla prima ipotesi di suicidio le indagini si sono di molto scostate e si cerca chi potrebbe sapere che cosa ha portato alla morte la giovane e bella ragazza arrivata nella città dello Stretto da bambina.

Cutulencu e Gentile

Le chiavi, il biglietto e i granelli di sabbia

Il gip Fabiani ha rilevano che c’erano delle lacune e ha stabilito di fare indagini suppletive. Per quel poco che Giuseppe Gentile può rivelare «Al momento le indagini sono sicuramente incentrate sulla chiave che era stata rinvenuta sul corpo della giovane, sul pezzetto di carta con l’indirizzo di via Buozzi». Tutto ciò per confermare ciò che era stato indicato nell’atto di opposizione dai precedenti difensori.

Aggiunge Gentile «A mio avviso ci sono ulteriori indagini che dovrebbero essere effettuate: si dovrebbe approfondire la questione dei granelli di sabbia addosso a Madalina. Nonostante sia stata fatta una perizia, tramite il dottor Alessandro Teatino, chimico indicato dalla Pro cura, a mio avviso va fatta una comparazione per stabilire da dove viene. Al lido comunale, nelle vicinanze del porto non sono stati effettuati dei controlli alle telecamere per sapere se Madalina fosse passata di là prima».

Ma soprattutto si chiede il legale: «Come faceva quella sabbia ad essere presente addosso a Madalina, una persona attenta alla pulizia? Nel corso delle indagini, soprattutto in quella giornata, sono stati analizzati anche i messaggi inviati e ricevuti però del passaggio che riporta a questa sabbia, se fosse andata in spiaggia con qualcuno, fosse stata costretta, non c ‘è traccia».

Il collegamento di Madalina col palazzo

Particolare di non poco conto per l’avvocato da «Confermare la ragazza sia caduta realmente dall’ultimo piano o da un altro piano. Con un elaborato preciso e puntuale che da quello che ho visto non c’è o è carente. La Procura si è posta il quesito sul collegamento tra la ragazza e il palazzo in via Buozzi. Dunque: perché ha scelto  quel palazzo per lanciarsi? Un quesito che rimane ad oggi irrisolto. Per questo l’attenzione si è incentrata su tutti i condomini e anche sulle conoscenze amicizie, fidanzato e persone vicine a Madalina, con un’analisi accurata della messaggistica telefonica».

Si attende ora la definizione di queste ulteriori indagini, poi il gip scioglierà la riserva se aprire un processo o archiviare il caso. «In questa seconda ipotesi – aggiunge Gentile – ci muoveremo perché ci tanti elementi da analizzare. Ci auguriamo che si arrivi ad un processo e venga individuato un responsabile».

Dopo tutti questi anni è possibile arrivare alla verità?

«Grazie ai giornali ed alle televisioni qualche mente si potrà svegliare come sta capitando in altri casi dopo anni. Una risposta sono sicuro che qualcuno la conosce e la potrà dare. Anzi evidenzio l’importanza del cittadino: basta una telefonata al sottoscritto, anche anonima, sono pronto ad ascoltare». E poi si chiede «Come mai Madalina ha scelto quel palazzo? È stato un gesto estremo? Poteva andare al porto e buttarsi, evitando di entrare in un palazzo e lanciarsi. Perché un palazzo a lei sconosciuto? Se qualcuno sa sono disposto anche ad un confronto in maniera anonima. Ove arrivasse l’archiviazione definitiva riapriremo questa inchiesta».

Anche Gabriella, tornata in Italia per la nomina, altre faccende burocratiche, è fiduciosa: «Mi basterebbe sapere anche il 50, il 70% della verità. Almeno chi sa può riposare col cuore in pace ed io potrò ottenere giustizia per mia figlia morta». Del caso si parlerà il prossimo martedì 8 giugno su Rai uno a “Storie italiane”.

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