martedì,Aprile 23 2024

A Melito Porto Salvo crolla una porzione di muro in sopraelevazione del muro di sostegno

Secondo l’Ancadic appare necessario ed urgente eseguire gli accertamenti già richiesti su tutto il muro verificando la conformità delle opere agli elaborati progettuali

A Melito Porto Salvo crolla una porzione di muro in sopraelevazione del muro di sostegno

Riceviamo e pubblichiamo da Vincenzo Crea referente Ancadic

Intorno alle ore 23,30 dello scorso 13 luglio una porzione di circa dieci metri di parapetto situato in sopraelevazione al muro di sostegno posto lungo la via Antonio Orlando di Melito PS è crollata riversandosi inevitabilmente sulla sottostante via. Sono intervenuti i Vigili del Fuoco che a conclusione dell’intervento hanno provveduto a delimitare con del nastro segnaletico bianco/rosso il tratto viario interessato dalle porzioni di muro crollato.  

Il muro di sostegno in trattazione è lungo circa 150/200 metri ed è posto lato Reggio della via Antonio Orlando, in sopraelevazione allo steso è stato posizionato per tutta la sua lunghezza un “ parapetto” realizzato apparentemente in muratura ordinaria avente un’altezza di circa cm 69 all’inizio lato monte per poi raggiungere dopo un tratto di circa dieci metri l’altezza di mt.1,18 circa in prosecuzione verso valle. L’altezza complessiva del muro dal piano strada sarebbe di circa 5/6 metri. Si tenga conto che le opere murarie ricadono in un ambito territoriale ritenuto ad alto rischio sismico.

L’ANCADIC con nota del 15 febbraio 2021 diretta al Commissario Straordinario del Comune di Melito di Porto Salvo, all’ Ufficio Tecnico Sede, al Sindaco della Città Metropolitana di Reggio Calabria, al Comando Polizia municipale di Melito PS e al Prefetto di Reggio Calabria, inoltrava richiesta di accertamenti tecnici  per verificare la stabilità del muro di sostegno situato lato Reggio della via Antonio Orlando e di verificare la condizione della condotta che aveva iniziato a presentare problemi di perdite di acqua dopo i lavori dell’Enel  di interramento dei cavi, tanto è vero che la stessa Enel avrebbe riparato privatamente la perdita nel tratto che va da via Antonio Orlando verso la chiesa dell’ Immacolata.

Si evidenziava che dette perdite andrebbero a sfociare  in più punti e oggi in maniera particolare  alla base del muro in pietra  all’incrocio con la via Enaudi. Essendo questo fenomeno persistente da oltre un anno si temeva per la stabilità del muro in quanto le acque bianche avrebbero sicuramente ammalorato la struttura rendendola potenzialmente pericolosa. Si chiedeva di sapere se detta condotta fosse in cemento amianto e visto che sarebbero stati spesi dei soldi per la riqualificazione del paese vecchio compresa la rete idrica come mai questa non sia stata messa in funzione  e verrebbe  utilizzata  la condotta verosimilmente in eternit. Quanto richiesto a tutela della circolazione veicolare e dell’incolumità pubblica e privata. Nessuna notizia è pervenuta.

Secondo l’ANCADIC  appare necessario ed urgente eseguire gli accertamenti già richiesti su tutto il muro verificando la conformità delle opere agli elaborati progettuali, l’avvenuto deposito degli stessi presso gli Uffici dell’ex Genio Civile di Reggio Calabria e in via prioritaria effettuare un’attività ispettiva visiva e tecnica per accertare l’attuale  sicurezza del  muro in sopraelevazione che ha la funzione di evitare la caduta nel vuoto.

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