giovedì,Aprile 25 2024

Reggio, il ponte sul Waterfront intitolato all’ambasciatore Attanasio

Si apre con l’intitolazione ai morti nell’agguato in Congo la quattro giorni “The last20” dedicata ai paesi più poveri del mondo

Reggio, il ponte sul Waterfront intitolato all’ambasciatore Attanasio

È stata la cerimonia di intitolazione del ponte del Waterfront all’ambasciatore Luca Attanasio, del carabiniere Vittorio Iacovacci e del loro autista congolese morti in un agguato in Congo, ad aprire la quattro giorni “The last20” dedicata ai paesi più poveri del mondo a Reggio Calabria.

«Un giorno tragico per la nostra Patria – spiega commossa Zakia Seddiki, moglie dell’ambasciatore –   l’Italia ha perso due servitori dello stato accanto a Mustafa Milango. Oggi stiamo parlando di onorarli tramite un ponte che significa tanto.  È il simbolo della comunicazione, di attraversare difficoltà. Ringrazio Reggio, il sindaco e il vicesindaco e chi ha approvato questa decisione. Oggi Luca e Vittorio sono stati onorati, ma non da soli, anche le famiglie, ogni italiano che ama il suo Paese, anche il corpo diplomatico e l’arma dei Carabinieri. Un gesto grande con amore, passando sul ponte c’è la curiosità di tornare sulla data e ci farà ricordare tutti i congolesi che su quella strada hanno perso la vita. Come diceva l’ambasciatore Attanasio, viva l’Italia».

Parole di ringraziamento espresse anche dalla compagna di Vittorio Iacovacci, Domenica Benedetto: «Grazie per avere reso onore a Luca, Vittorio e Mustafa, sicuramente la nostra presenza qui è una dimostrazione di stima verso due servitori dello Stato. Rinnovo oggi il mio impegno per il mio compagno Vittorio, guardo al futuro, tenendo vivo il passato di chi ha lottato per ogni sua conquista, di chi ha sempre inseguito i suoi sogni e di chi con la più ampia prova di coraggio ha onorato l’Italia. Mi auguro che il suo nome non sia solo un decoro tra le righe per ricordare il 22 febbraio perché Vittorio deve essere un segno tangibile nella memoria, perché lui ha fatto un passo indietro solo per proteggere l’ambasciatore».

Per il sindaco Giuseppe Falcomatà «Attanasio rientra tra le figura del pantheon a cui ispirarsi.  Tutti sapranno chi è nel farlo rimanere a imperitura memoria nella toponomastica cittadina. Ci dobbiamo impegnare per tenere aperta la questione sul motivo della morte dell’ambasciatore che stava svolgendo un ruolo di stabilizzare un paese dal punto di vista  democratico. Per questo ribadiamo la necessità che si faccia luce e chiarezza su quanto accaduto».

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