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11 settembre, la testimonianza inedita: Mohamed Atta era a Reggio Calabria prima di andare in Germania

Il capo degli attentatori fu a Reggio per diverso tempo. Poi si rivolse ad un'agenzia per raggiungere Francoforte. Il ricordo del titolare del CTS, Nino Liotta

11 settembre, la testimonianza inedita: Mohamed Atta era a Reggio Calabria prima di andare in Germania

Mohamed Atta, il terrorista egiziano a capo del commando suicida che, l’11 settembre 2001, ha dirottato il volo American Airlines11, portandolo poi a schiantarsi contro la Torre Nord del World Trade Center, fu a Reggio Calabria.

A raccontarlo, 20 anni dopo i fatti che hanno cambiato la storia del mondo, è Nino Liotta, in un video su Facebook. I ricordi tornano allora a quel giorno: «Ero nel balcone della cucina e sentendo la tv di uno dei vicini corsi alla mia e vidi il fumo uscire dalla torre a New York e rimasi a guardare fino a quando arrivò in volo l’altro aereo sulla seconda torre. Ricordo che mia figlia aveva un anno, era il martedì della festa della Madonna e durante la processione, con la bimba nel marsupio mi domandavo in che mondo fosse arrivata mia figlia».

Un mondo che certamente stava cambiando, o forse no, era già mutato oppure stava solo facendo emergere le ombre scure che c’erano sempre state. Ma per Nino Liotta, ancora più incredibile fu quello che accadde dopo. La visione del volto del capo degli attentatori non gli lasciò pace per settimane.

«Nei giorni successivi – chiarisce – vennero diffuse le immagini del capo di tutta questa operazione, Mohamed Atta e per me non era un volto sconosciuto. Ho sempre avuto una memoria fotografica, vedendo quel volto l’ho identificato, una sola volta l’avevo visto ma ero certo.

Per i successivi 20 giorni sono stato in stato di agitazione fino a quando, un giorno, alle 3.20 del mattino, mi svegliai di soprassalto perchè avevo focalizzato il momento ed il luogo in cui lo avevo incontrato.

Io e Dario insieme da anni avevamo fondato un’agenzia viaggi, il Cts, fatto viaggiare italiani e anche tanti stranieri. Atta era stato nell’agenzia del Cts! Era un giorno in cui io ero da solo, si presentò insieme ad un altro tizio di nazionalità nord africana, non ricordo di preciso di dove, ma l’egiziano era venuto nella mia agenzia e aveva comprato un biglietto Reggio Calabria – Francoforte. Verificai nell’archivio con le rendicontazioni, spulciai fino a quando non saltarono fuori le matrici dei biglietti e segnalai immediatamente agli uffici competenti delle forze dell’ordine questi dati in mio possesso.

L’altro soggetto lo vidi in tv, arrestato in un’operazione della guardia di finanza collegata all’atto di terrorismo. I piloti dell’attentato alle torri Gemelle venivano addestrati al volo proprio in Germania. E così si spiega quel biglietto. In questa città abbiamo avuto tante belle persone in transito – chiude Liotta – ma anche questo diavolo che ha cambiato in peggio la storia dell’umanità».

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