venerdì,Marzo 29 2024

Isola pedonale | No, i dehors non permettono ai mezzi di soccorso di evitare il traffico

La testimonianza, suffragata da immagini, spiega come, nella pratica, non vi sia la possibilità di liberare il passaggio in caso di emergenza. È accaduto ad ambulanza e vigili del fuoco

Isola pedonale | No, i dehors non permettono ai mezzi di soccorso di evitare il traffico

La premessa dell’amministrazione comunale era stata chiara: lo spazio centrale dei dehors sul corso Matteotti sarebbe rimasto libero (e quindi carrabile) in modo da consentire ai mezzi di soccorso un rapido passaggio.

A giudicare però dalle immagini della segnalazione pervenutaci (come mostrano le foto) così non è stato. I fatti si sono verificati domenica 5 settembre. Intorno alle 20.30, è stato richiesto l’intervento di un’ambulanza per una donna che aveva accusato un malore. Dalle testimonianze sembra che il mezzo di soccorso non abbia potuto arrivare agilmente a portare aiuto alla donna e che sia arrivato a destinazione dopo diversi giri, non certamente attraversando le pedane dei dehors.

Ulteriori disagi ieri sera, dopo la pioggia, nel momento in cui è stato richiesto un intervento per allagamento dalla Sanitaria S.Elia. I vigili del fuoco sono passati dalla via Marina bassa per poi salire in controsenso se sostare accanto al Matteotti.

Una situazione che, nel caso di specie, non ha avuto gravi conseguenze, che invece avrebbero potuto verificarsi se l’urgenza fosse stata grave. I conti non tornano per l’isola pedonale, informalmente inaugurata il 13 luglio, i cui lavori di preparazione erano iniziati qualche settimana prima.

Isola pedonale, i conti non tornano

Voluta da alcuni imprenditori del Lungomare cittadini, l’isola era stata pensata, si è detto, già qualche anno fa. La pandemia e le difficoltà per i commercianti hanno spinto l’amministrazione di Reggio Calabria a metterla in atto ad inizio estate: Corso Matteotti (volgarmente conosciuto come via Marina alta) chiuso al traffico, con strutture di legno davanti ai locali che hanno aderito all’iniziativa.

E, soprattutto, stravolgimento del traffico cittadino, con doppio senso sul lungomare Falcomatà, e conseguente eliminazione dei parcheggi; istituzione di nuovi parcheggi a pagamento per recuperare posti nella parte non chiusa di Corso Matteotti ed in altre parti della città. Quest’ultimo aspetto, come anche il doppio senso sul lungomare, ha creato non pochi problemi al traffico (per non parlare dei sinistri) e suscitato tante critiche alla scelta dell’amministrazione guidata da Giuseppe Falcomatà.

In particolare era stato lo stesso sindaco a specificare, a metà luglio, dopo un sopralluogo, come il progetto fosse partito «in via sperimentale – ed aveva aggiunto –  mi auguro che questa parte di lungomare sia frequentata da cittadini e turisti. Se andrà bene lo confermeremo e amplieremo ad altre zone della città. Le pedane? Sono carrabili e sopportano il peso di mezzi di emergenza».

Inutili erano state le proteste e le proposte di aggiustamento di commercianti e delle associazioni che li riuniscono. Per non parlare dei tanti incidenti che sul lungomare si sono verificati.

Ma adesso, a pochi giorni dalla fine della sperimentazione, prevista il prossimo 30 settembre, davvero si può dire che l’operazione sia andata bene, sia dal punto di vista dei guadagni per gli imprenditori, del successo tra turisti e residenti?

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