sabato,Aprile 20 2024

Scambiato per Matteo Messina Denaro finisce in carcere

Un cittadino inglese arrestato in un ristorante dell'Aia perchè scambiato per il “Capo dei capi”. Il legale: «È stato un incubo e potrebbe accadere a chiunque»

Scambiato per Matteo Messina Denaro finisce in carcere

In carcere perchè scambiato erroneamente per Matteo Messina Denaro. È successo ad un cittadino inglese, arrestato in Olanda mentre era al ristorante con il figlio e un amico, al termine di un blitz della polizia locale in coordinamento con i magistrati italiani. A riportare i fatti, accaduti lo scorso 8 settembre, è Errorigiudiziari.com. Alle 17 circa la polizia fa irruzione a all’Aia, in un ristorante in pieno centro. I poliziotti in pochi istanti immobilizzano uno dei tre uomini seduti ad un tavolo, lo incappucciano e lo portano via ammanettato, davanti al resto dei clienti del posto.

L’operazione, coordinata dalla Procura della città, è condotta su richiesta delle autorità italiane, che hanno chiesto alle autorità olandesi l’esecuzione di un ordine di arresto internazionale: a loro avviso uno di quei tre uomini seduti tranquillamente al tavolo del ristorante sarebbe Matteo Messina Denaro, il numero uno di Cosa Nostra, il latitante più ricercato d’Italia, latitante dal 1993.

Non è così, l’uomo non è il ricercatissimo “Capo dei Capi”: si tratta si uno scambio di persona. In realtà l’uomo si chiama Mark L., 54 anni, ed è un cittadino inglese originario di Liverpool. E, soprattutto, non ha nulla a che fare con la mafia.

L’uomo è stato subito trasferito nel carcere di massima sicurezza di Vught, dov’è rimasto per tre giorni. Per lui non è stato effettuato il test del Dna, perché le autorità italiane hanno riconosciuto che non era lui il super ricercato latitante.

Come chiarisce suo avvocato Leon van Kleef: «È stato un incubo e potrebbe accadere a chiunque. Quando la polizia mi ha spiegato che il motivo per cui il mio cliente era stato arrestato, ho pensato a un tragico scherzo: quest’uomo è nato e cresciuto in Inghilterra, ha uno spiccato accento di Liverpool, doveva essere chiaro dall’inizio che era solo un colossale equivoco. Nemmeno la moglie, quando l’ho sentita per avvisarla di quello che era successo, è riuscita a capacitarsi di come suo marito potesse essere stato scambiato per il capo di Cosa Nostra».

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