Sanità Calabria, il Tar annulla gli atti di Longo: pasticcio che potrebbe costare 11 milioni di euro
La sentenza conferma l'erronea attribuzione dei tetti di spesa per l'assistenza ospedaliera. Ma le cliniche private potrebbero già aver erogato le prestazioni e rivendicare le somme non assegnate

di Luana Costa – Potrebbe avere pesanti ripercussioni per le casse sanitarie calabresi la sentenza emessa ieri dal Tar Calabria che ha, in parte, annullato gli atti del commissario ad acta, Guido Longo, sulla base di una errata assegnazione dei tetti di spesa ai privati che svolgono – in regime di accreditamento – assistenza ospedaliera e prestazioni specialistiche ambulatoriali.
Annullati gli atti del commissario Longo: possibile danno da 11 milioni
L’erronea interpretazione di una precedente sentenza del Consiglio di Stato potrebbe, infatti, comportare in prospettiva una maggiore spesa per le casse pubbliche del valore di oltre 11 milioni di euro, ovvero il costo degli accorpamenti delle prestazioni ambulatoriali (apa) e dei pacchetti ambulatoriali complessi (pac) che il commissario – con i decreti 49 e 50 del 2021 – ha fatto transitare dalla specialistica ambulatoriale all’assistenza ospedaliera mentenendo però inalterati i tetti di spesa per le rispettive cliniche private.
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